Lo scorso 7 gennaio ci ha lasciato Neil Peart, il batterista e compositore della band dei Rush, tra le più apprezzate negli ambiti del rock e del metal progressivi. Scomparso all’età di 57 anni, il musicista canadese a lasciato un segno importante nella musica in tutte le sue forme, con diversi artisti che hanno dichiarato di essersi apertamente ispirati a lui. Un chiaro esempio è rappresentato dall’ex Nirvana e attuale leader dei Foo Fighters Dave Grohl, che lo ha definito “uno dei grandi del rock” e ha sottolineato quanto il brano 2112 avesse cambiato la sua stessa vita. Ad ogni modo, il suo addio ha fatto in modo che il pubblico potesse tornare ad interessarsi ai Rush e alla loro lunga carriera.
Un incremento clamoroso degli ascolti in streaming
Come molto spesso succede, quando una personalità importante scompare, la gente sente maggiormente il desiderio di conoscerla, o comunque di tornare ad apprezzarla. Il discorso è stato valido anche per Neil Peart e per i suoi Rush. Secondo quanto affermato dal report realizzato da Nielsen Musica e MRC Data, gli ascolti in streaming dei brani della band rock sono aumentati in misura esponenziale.
I dati si riferiscono all’arco di tempo compreso tra il 10 e il 13 gennaio, dato che solo in occasione del primo giorno citato era stata diffusa la notizia della morte di Neil. Ad ogni modo, nel corso di questi quattro giorni, è stato riscontrato un aumento del 776% degli ascolti in streaming delle canzoni dei Rush rispetto al periodo immediatamente precedente. Dati davvero ragguardevoli anche a livello assoluto, con ben 24 milioni e mezzo di contatti assoluti. Un aumento straordinario, specie se si considera che i tre giorni precedenti gli ascolti erano stato solo 2,8 milioni.
Un balzo in avanti imperioso anche nelle vendite dei dischi
La stessa situazione riguarda anche le vendite dei dischi della band dei Rush, sia per quanto concerne i singoli che per gli album. Nel primo caso, l’incremento riscontrato è pari al 2304%, salendo da 1000 a 19000 copie. Sono state inoltre venduti 6000 album complessivi, con una crescita del 182% rispetto ai tre giorni precedenti. Numeri sorprendenti, ma meno di quanto si possa immaginare, dato che l’eco della morte di Neil Peart si è sentito con una certa prorompenza.
Nel corso della prossima settimana, con tutta probabilità, i lavori discografici principali dei Rush entreranno nella classifica Billboard 200. Un evento che non si verificava addirittura dall’ultima compilation del 2003, un best of intitolato The Spirit Of Radio: Greatest Hits 1974-1987. Tra le varie canzoni, quella più ascoltata in assoluto è stata Tom Sawyer, risalente al 1981 e capace di raggiungere fino a 2,82 milioni di contatti in streaming. Anche in questo caso l’incremento è davvero notevole, superiore ai 300% rispetto ai 698 mila contatti dei tre giorni precedenti a quelli in questione.