A metà degli anni ’70 i Queen stanno costruendo una carriera destinata a toccare le vette di un successo eccezionale. Nel 1975 Freddie Mercury e soci pubblicano il loro quarto album in studio: A Night at the Opera. Un capolavoro indiscusso della musica e dell’arte internazionale, che cambierà per sempre le carte in tavola. Alla sua pubblicazione l’album raggiunge la vetta della classifica britannica e diventa il primo disco di platino dei Queen. Inoltre – consegna al mondo – il singolo di maggior successo della band: Bohemian Rhapsody. Scopriamo in questo articolo la gestazione e la vera storia di A Night at the Opera.
A NIGHT AT THE OPERA: COMMISTIONE DI STILI E GENERI DIVERSI
I Queen iniziano a registrano del materiale per A Night at the Opera dall’Ottobre del 1974. Ma è tra Agosto e Novembre dell’anno successivo che si concentrano gli sforzi più intensi. In soli quattro mesi Freddie Mercury e soci passano da uno studio di registrazione all’altro – partendo dai Rockfield Studios, dove si erano ritirati per concentrarsi sul disco.
L’unicità di A Night at the Opera è proprio dettata dal tentativo della band di unire idee e sforzi creativi di ogni membro. Il risultato è una speciale commistione di stili e generi diversi – tra i quali la band è riuscita a spaziare con nuovo materiale e impiego di sovra-incisioni. Il ventaglio di stili musicali abbraccia le ballate, la music hall, il dixieland, l’hard rock e il rock progressivo.
QUEEN, QUARTO ALBUM IN STUDIO: LATO A
Il lato A di A Night at the Opera si apre con Death On Two Legs (Dedicated to…). Un brano scritto da Freddie Mercury e ad oggi riconosciuto come uno dei più freddi del cantante britannico. La prima traccia è infatti dedicata a Norman Sheffield, manager dei Queen dal 1972 al 1975. Senza troppi giri di parole, Mercury lo accusa di aver raggirato e sfruttato lui e gli altri componenti.
Sempre sul lato A anche la canzone di Roger Taylor – I’m in Love With my Car – di cui si parla ance nel biopic musicale Bohemian Rhapsody. La traccia fu causa di frizione tra i Queen perché andò contro il volere di Freddie Mercury. John Deacon invece compose al pianoforte You’re My Best Friend e vi incise sopra il basso. Brian May dal canto suo compose la spaziale 39, che testimonia la sua passione per l’astrofisica e l’astronomia.
A NIGHT AT THE OPERA, LATO B: LOVE OF MY LIFE E BOHEMIAN RHAPSODY
Il lato B contiene due dei brani più iconici, conosciuti e belli della discografia dei Queen. Il primo – in ordine di incisione – è la meravigliosa ballad Love of My Life. Freddie Mercury la scrisse per l’amore della sua vita, Mary Austin. Un testo profondo e sentito – in cui il frontman dichiara il suo sentimento incondizionato per la donna – impreziosito da una batteria delicata e da una chitarra acustica.
E poi in chiusura – giusto prima del pezzo di May, God Save the Queen – il brano capolavoro Bohemian Rhapsody. La traccia è stata composta in sei sezione, principalmente nella casa di Mercury ad Holland Park. Nel biopic musicale omonimo è ampiamente indagata la fase di composizione e incisione del pezzo. La complessa struttura musicale e concettuale, e i riferimenti a personaggi mai del tutto chiariti – lo rendono uno dei brani più rappresentativi dei Queen e del rock.