L’esibizione dei Queen al Live Aid rappresenta un così tanto importante pregio storico che sottolinearne i contenuti non è affatto facile. In parole povere, qualsiasi cosa sia stata progettata dai Queen per quel concerto si è sviluppata nel modo migliore possibile, e ha portato a quella perfezione tecnica, artistica, emozionale e canora che tutti ricordano del concerto. E’ il momento fondamentale della carriera della band e, come tutti i momenti migliori, ci sono delle cause, dei segreti e dei trucchi che hanno determinato ciò che abbiamo visto. Vi parliamo del “trucco segreto” di Freddie Mercury, che l’ha portato a conquistare il pubblico del Live Aid.
I problemi sonori e il trucco dei Queen
Nonostante un evento la cui mole poteva considerarsi addirittura mondiale, il Live Aid venne organizzato senza alcuna cura tecnica e sonora: nessuna prova, nessun controllo del suono, nessuna illuminazione o effetti speciali furono presenti in quella giornata; nonostante ciò rispettasse l’obiettivo del concerto, causò non pochi problemi agli artisti presenti, che non resero al massimo di ciò che potevano; lo stesso Roger Taylor affermò che il suono era terribile quel giorno, ma i Queen avevano un asso nella manica: l’ingegnere del suono Trip Khalaf.
Come ha dichiarato Brian May nel 1999, infatti: “Non avevamo un soundcheck, ma abbiamo mandato il nostro geniale ingegnere a controllare il sistema, quindi ha impostato tutti i limitatori per noi. Eravamo più rumorosi di chiunque altro. Ricordo di essere stato tra il pubblico e di aver ascoltato i primi spettacoli pensando di non riuscire a sentirli. Devi sopraffare la folla in uno stadio.”
Lesley Ann Jones, la biografa che ha realizzato Freddie Mercury: The Definitive Biografy, ha confermato la versione di Brian May: “I Queen fecero uscire il loro tecnico del suono per ‘controllare il sistema’, ma quello che stava davvero facendo era alzare il livello del suono, quindi i Queen stavano effettivamente producendo un suono molto più forte rispetto a tutte le altre band che si erano esibite prima quel giorno. Quindi, ovviamente, la gente si è alzata e se ne è accorta.”
Il trucco segreto di Freddie Mercury e la conquista del Live Aid
Se il piccolo trucco adoperato dai Queen ha reso possibile una resa canora impeccabile, che poco ha cambiato della natura del concerto di per sè incredibile, c’è da sottolineare un altro “trucco segreto”, utilizzato unicamente da Freddie Mercury per conquistare la folla del Live Aid.
Il leader dei Queen sapeva benissimo del momento della band, delle polemiche a seguito del concerto in Sudafrica, del caos interno e di quanto il concerto fosse fondamentale per il destino della formazione, di quanto il calore del pubblico fosse un riconoscimento maggiore di ogni altro. Il miglior modo per coinvolgerlo fu il celebre dialogo canoro che ebbe col pubblico, un botta e risposta improvvisato e senza alcun supporto strumentale. L’Hey-Oh! di Freddie Mercury è stato il marchio di fabbrica del successo dei Queen, un trucco semplice e d’impatto per portare tutti dalla propria parte.