Il celebre cantante Kurt Cobain, scomparso il 5 aprile 1994, ha lasciato un grande vuoto dopo la morte, diventando una vera e propria icona tra i giovani. La sua storia ha inizio ad Aberdeen, dove si trasferisce sei mesi dopo la nascita; si tratta di una piccola località negli Stati Uniti, in cui è stata anche costruita una statua a lui dedicata, inaugurata il 20 febbraio 2014.
La statua di Kurt Cobain
Nel 2014, il sindaco della città di Aberdeen, situata nella contea di Grays Harbor, nello Stato di Washington, ha organizzato un vero e proprio evento per celebrare il cantante dei Nirvana. E’ stata inaugurata una statua raffigurante proprio Kurt Cobain ed è stato organizzato un concerto in suo onore. Protagonisti del concerto una band locale, i Gebular, Aaron Burckhard, che per un breve periodo è stato batterista dei Nirvana, e Warren Mason che è stato insegnante di chitarra di Kurt.
Il sindaco Bill Simpson lesse un discorso riguardo la volontà di rendere Abardeen una località di culto per i fan dei Nirvana: “I residenti di Aberdeen hanno ragione di essere orgogliosi del ruolo che la nostra comunità ha svolto nella vita di Kurt Cobain e del riconoscimento internazionale di cui hanno goduto grazie al collegamento alla sua figura e ai suoi risultati sul piano artistico“.
Non sono mancate ovviamente delle polemiche, alcune piuttosto motivate. La prima riguarda la statua in sé, critica per l’estetica, “non bella” secondo alcuni. Le altre critiche riguardarono il sindaco Simpson e la città di Aberdeen, che cercarono in ogni modo di lucrare sulla morte di Kurt Cobain. L’artista nacque in quella terra, ma non si mostrò mai fiero di appartenere ad essa, anzi.
I primi anni nella città
Il luogo in cui Cobain ha vissuto i suoi primi anni di vita, è associato alla parte della vita del cantante in cui c’è stata crescita e scoperta, ma anche diversi traumi. Proprio per questi traumi probabilmente Kurt odiava Aberdeen. All’età di otto anni, nel 1975, Donald e Wendy Cobain, genitori del cantante, divorziarono. Fu un evento di grande impatto per il bambino e questo trauma lo avrebbe accompagnato per tutta la vita. In una intervista del 1993, Cobain dichiarò: “Per qualche ragione me ne vergognavo. Mi vergognavo dei miei genitori. Non riuscivo più a guardare in faccia alcuni dei miei compagni di scuola perché desideravo disperatamente avere una famiglia normale. Mamma, papà. Volevo quel tipo di sicurezza e lo rinfacciai ai miei genitori per parecchi anni.“