Per chi non lo sapesse, The Dirt è il Biopic basato sull’omonima biografia che narra le gesta dei Mötley Crüe. Il film, ripercorre la carriera della band partendo dagli esordi e, arrivando a narrare i momenti più alti del gruppo. The Dirt, però, non si limita ad idolatrare la band simbolo del Glam Metal declamandone pedissequamente le gesta più eroiche. Il biopic, infatti, rivela anche i retroscena della loro ascesa nel mondo della musica, la dissolutezza con la quale i membri del gruppo conducevano la propria vita e gli eccessi che li hanno, inevitabilmente, condotti sull’orlo del baratro. The Dirt non omette nulla, tanto da lasciar sorgere spontaneamente un dubbio sull’effettivo edonismo con cui i Mötley Crüe hanno vissuto la propria esistenza.
Il frontman della band, Vince Neil, non ha solo confermato la veridicità di ciò che viene mostrato nei fotogrammi del film, ma ha, addirittura, sminuito alcune scene spiegando di aver fatto di peggio ed aggiungendo che, all’epoca, fosse uno sprovveduto. Sostanzialmente, The Dirt esplica la realtà nuda e cruda di una grande band che ha, troppe volte, rischiato di collassare sotto il peso del successo. Nel 1987, ad esempio, Nikki Sixx venne dichiarato morto per due minuti dopo aver assunto una dose eccessiva di eroina.
Mötley Crüe: le confessioni di Nikki Sixx
“Consumavo più di mille dollari al giorno di eroina – rivela Nikki Sixx – ormai ero finito in una ripida spirale verso la morte o la bancarotta. Vedere The Dirt mi ha fatto del male, è stata dura”. Il film mostra alcuni tra i momenti più duri dei membri del gruppo, compreso l’incidente di cui Vince Neil fu responsabile nel 1984 a causa del suo stato d’ebbrezza, nel quale perse la vita Nicholas Charles Dingley, batterista degli Hanoi Rocks meglio conosciuto come Razzle. Neil e altre due persone riportarono solo delle ferite. Il frontman dei Mötley Crüe fu condannato a due settimane di reclusione e cinque anni di libertà vigilata.
“Dopo quel tragico incidente, andare avanti sembrava impossibile per tutti. Ho provato a ripulirmi, a restare lucido per qualche anno, ma quando nessuno ti sostiene è difficile. I ragazzi consumavano cocaina regolarmente, bevevano e non avevano intenzione di smettere. Io non sono riuscito a tirarmene fuori”. Il momento più toccante di The Dirt arriva quando la figlia di Vince Neil, Skylar si spegne a soli 4 anni, vittima di un cancro. Il cantante era stato cacciato dal gruppo nel 1992, ma nel 1995, i compagni tornarono con lui e gli stettero accanto per maturare il lutto. Nel 1997, Vince Neil ritornò a ricoprire il suo ruolo nei Mötley Crüe. “Nonostante sia passato tanto tempo, il dolore resta, mi sono commosso davanti a quella scena, è stato tristissimo” spiega Neil.
Nikki Sixx conclude spiegando che, per quanto i litigi siano da sempre una costante, ciò che lega i Mötley Crüe è indissolubile ed incontestabile. Le fatiche condivise dal gruppo nel corso degli anni, li hanno avvicinati a discapito degli attriti e dei numerosi momenti bui da cui, però, è sempre affiorato un barlume di speranza. “Ho passato più di 40 anni con questi ragazzi, sappiamo tutto l’uno dell’altro. Ci conosciamo da più tempo di qualsiasi altra persona sulla Terra. Quello che c’è tra di noi, non si potrà mai spezzare”.