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Robert plant e i conflitti con i Led Zeppelin

Riunire i Led Zeppelin, ricostituire una potenza tanto prorompente da aver portato il gruppo all’autodistruzione ed iniziarli ad un reunion tour sarebbe potuto essere, a mani basse, il più grande evento concepibile nella storia della musica. I tentativi imponenti di gruppi altrettanto storici come gli U2 e i Rolling Stones o, le esibizioni istrioniche che costituiscono i concerti di artisti come Roger Waters, sarebbero stati sicuramente messi in ombra dal glorioso ritorno di una delle band più esplosive che la fervente scena Rock degli anni ’60 e ’70 potesse dare alla luce.

Visti questi presupposti, risulterebbe spontaneo pensare che; se i Led Zeppelin avessero accettato di andare in tour per due anni, con i giusti sponsor e; chiedendo prezzi esorbitanti per biglietti e merchandising, ad oggi, sarebbero la prima band ad aver guadagnato miliardi di dollari grazie ad una sola tournée. Il gruppo, trascorse poco meno di un anno insieme per prepararsi al concerto alla O2 Arena di Londra, nel Dicembre del 2007. Ricordiamo che l’evento ebbe un esito straordinario; tanto da infondere speranza in chiunque per un ritorno definitivo dei Led Zeppelin sulle scene. Sembrava tutto pronto quando Robert Plant demorse, rimanendo irremovibile sulla sua posizione, senza cedere minimamente agli innumerevoli tentativi di persuasione subiti.

Le parole di Robert Plant sul tour mancato dei Led Zeppelin

A molti anni dal concerto alla O2 Arena, toccare l’argomento del tour mancato dei Led Zeppelin continua a bruciare a Robert Plant. Nel corso di un’intervista, il frontman della band di Whole Lotta Love ha risposto adirato alle domande in merito, spiegando la sua decisione di non voler girare in tour con i Led Zeppelin. Gli occhi si spalancano e i toni si riscaldano irrimediabilmente.

“Non capisco che bisogno tu abbia di parlare sempre delle stesse cose -esordisce Plant- andare in tour adesso avrebbe rappresentato l’essenza di tutto ciò che ho sempre odiato dello show business. Siamo circondati da persone che darebbero fuoco alle nostre anime per soldi. Non sono un Jukebox. Quasi tutti i miei colleghi- aggiunge- sono felici di interagire con questo circo, considerando i loro tornaconti finanziari. Gli auguro una buona fortuna -conclude- spero che stiano vivendo una mezza età meravigliosa, anche se non credo stia andando così”.

 La versione di Jimmy Page al riguardo

Jimmy Page era di tutt’altro avviso dopo il concerto alla O2 Arena. Il chitarrista dei Led Zeppelin ha, infatti, chiarito la sua posizione nell’aver accettato le conseguenze che, riunirsi in occasione di un singolo evento, avrebbe portato alla band. “Dopo la O2, tantissime persone si aspettavano di vederci dal vivo ancora una volta, è stata una grande reunion, non subirne le conseguenze sarebbe stato impossibile”. Nel 2008, Page, Jason Bonham e John Paul Jones hanno continuato a provare in un luogo segreto di Londra per comporre nuovo materiale. “I promoter spingevano per mandarci presto in tour e rilasciare materiale inedito. All’inizio Robert ne sembrò felice, ma quando ci abbandonò, mi resi conto che portare sul palco solo 3 dei 4 membri della O2 sarebbe stato un passo falso per il quale mi sarei sentito molto a disagio”.

Ciò nonostante, data l’impellenza degli eventi che, parevano prospettarsi precipitosi all’orizzonte, i restanti Led Zeppelin decisero di provare ad accogliere al loro fianco un nuovo cantante. I nomi dei musicisti che hanno tentato di affiancare la band sono rimasti segreti, eppure alcuni rumors parlano di Myles Kennedy degli Alter Bridge e Steven Tyler degli Aerosmith, tra gli altri. Il sogno di un grande reunion tour, scomparve definitivamente quando John Paul Jones accettò la proposta di Dave Grohl di entrare nel super gruppo , i Them Crooked Vultures per sostenere un tour di un anno. La sua, del resto, sembrò una mossa alimentata dai vari dissapori intercorsi tra il bassista e i Led Zeppelin negli anni ’80 e ’90. In ogni caso, però, Robert Plant sembrerebbe accendere le speranze sulla creazione di nuovo materiale da parte dei Led Zeppelin nel caso in cui qualcuno di loro dovesse decidere di riunire la band per lavorare ad un’opera inedita.

 

 

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