La musica degli anni ‘70 e ‘80 non può essere discussa senza prima menzionare una delle rockband per eccellenza di quel periodo, i Queen. La rock band britannica, guidata dal celeberrimo cantante Freddie Mercury, prese d’assalto il mondo con le loro sonorità opera–rock e le performance sul palco indimenticabili. Fuori dal palcoscenico, la vita di Mercury – interrotta dall’AIDS – aveva coinvolto feste sontuose, droghe e quantità infinite di champagne e alcol. Ma quale era il patrimonio netto di Mercury al momento della sua morte nel 1991?
La lista dei grandi successi
Fu nel 1974 quando i Queen vennero spediti nell’Olimpo della musica con il celebre brano “Killer Queen“, tratto dal terzo album in studio, Sheer Heart Attack. Da quel momento, ci furono praticamente solo successi che raggiunsero le prime posizioni tanto in Gran Bretagna quanto nel resto d’Europa. Stiamo parlando di veri e propri inni generazionali come “Bohemian Rhapsody”, “We Are the Champions”, “We Will Rock You”, “Another One Bites the Dust”, “A Crazy Little Thing Called Love” e “Under Pressure”. Va detto che i Queen non avevano certo bisogno di soldi, ma potevano garantirsi un grandissimo successo già dai loro primi 5/6 album in studio.
Gli ultimi anni dei Queen
Nel 1990 venne organizzata una monumentale e sfarzosissima festa per festeggiare i 20 anni di carriera dei Queen. Anche Mercury fu, naturalmente in verità, presente e la gente iniziò a mormorare. Sembrava stanco, magro, debilitato e ciò venne confermato dall’apparizione ai BRIT Awards, sempre nel 1990. In quell’anno, i Queen iniziarono a preparare nuovi brani che sarebbero poi entrati nell’album Innuendo. Nel 1991 vennero pubblicati Innuendo e Headlong, la cui prima presenta una vicinanza con Bohemian Rhapsody. È infatti presente un assolo di flamenco eseguito da Brian May e Steve Howe che rimanda al capolavoro storico dei Queen.
Innuendo come primo testamento artistico
Innuendo ebbe un successo incredibile, forse perché percepito come l’ultimo possibile lavoro dei Queen. Idealmente, Innuendo ritorna alle origini dei Queen e sulle atmosfere di Bohemian Rhapsody e A Night At The Opera. C’è anche da dire che i Queen rilasciarono anche Greatest Hits II, una sorta di continuo del precedente Greatest Hits. Greatest Hits II era composto 17 canzoni risalenti agli anni Ottanta dei Queen e fu un super successo. Si posizionò subito al primo posto in classifica. in tantissimi stati. Per promuovere questa compilation, uscì un altro pezzo straordinario e simbolo dei Queen, ovvero The Show Must Go On. Pare che Innuendo vendette più di 7 milioni di copie (i dati sono molto parziali). Greatest Hits II vendette, a quando sembra, più di 22 milioni di copie.
Patrimonio netto di Freddie Mercury
Freddie Mercury morì il 24 novembre 1991, a causa della polmonite bronchiale legata all’AIDS all’età di 45 anni. Morì nella sua residenza londinese con il suo compagno, Jim Hutton, al suo fianco. Il giorno prima Mercury ha rilasciato una dichiarazione sulla sua diagnosi. Al momento della sua morte, Mercury aveva raccolto un patrimonio di circa 30 milioni di sterline, che oggi sarebbero 50-60 milioni di dollari. I suoi beni includevano beni immobili, pezzi d’arte, royalties e altro. Lasciò gran parte della sua fortuna alla sua ex fidanzata e migliore amica, Mary Austin. Il Nostro ha anche lasciato soldi ai suoi genitori, a Jim Hutton, al cuoco personale, all’autista e al suo assistente personale.