La storia della musica non è fatta soltanto di canzoni, di concerti e di album in studio; tra le componenti che maggiormente comportano il grande successo di una formazione c’è anche l’immagine, l’impatto sociale e comunicativo, il modo in cui una band riesce ad adattarsi al contesto di riferimento e ad essere, anzi, portatrice di quello stesso: in altre parole, come altro si spiegherebbe il grandissimo successo dei Sex Pistols se non con un’interpretazione ideale di quell’immagine punk che ha avuto un solo luogo e un solo tempo? Tornando, però, alla natura delle immagini e dei simboli, anch’essi sono determinanti in un contesto di successo totale da parte di una band: vi parliamo della storia dell’esempio migliore in questo senso, il logo dei Nirvana.
Com’è nato il logo dei Nirvana? La spiegazione dello smile
Prima di analizzare quegli elementi che permettono di parlare del logo dei Nirvana in modo piuttosto acceso, nell’età contemporanea, vale la pena considerare la storia del logo stesso. Come ha potuto uno smile ottenere così tanto successo nella storia e soprattutto perchè i Nirvana hanno utilizzato proprio questo smile come logo della loro formazione?
I motivi potrebbero essere molteplici e ognuno sceglie la propria verità, in base al contesto che maggiormente preferisce: una spiegazione potrebbe portare al Lusty Lady, storico locale particolarmente conosciuto a Seattle che presentava, nella sua insegna, la frase “Have an erotic day!”, accompagnata proprio da uno smile.
Lo smile presente nel logo in questione, però, non è quello tradizionale a cui siamo abituati, ed è per questo che un’altra possibile spiegazione è di matrice psichedelica: gli occhi sostituiti da due X sarebbero la rappresentazione degli effetti fisici dell’alcool, che sicuramente i Nirvana stessi conoscevano dato il loro tenore di vita. E che dire dell’ipotesi secondo la quale il logo non sarebbe altro che una rappresentazione parodistica di Axl Rose? Si tratta di una possibilità remota, ma dati i dissapori tra i due, non è da escludere totalmente.
La disputa legale con Marc Jacobs e la denuncia dei Nirvana
Al giorno d’oggi si è soliti parlare, paradossalmente, del logo dei Nirvana non associandolo ai Nirvana stessi, a causa dell’incredibile successo che il marchio ha ottenuto nella storia, essendo abbinato praticamente a tutto. Se fino a questo momento, però, non c’erano stati problemi con la replicazione del marchio per abbigliamento o altre scelte stilistiche, Marc Jacobs è finita nei guai per aver replicato il logo dei Nirvana senza autorizzazione.
La causa intentata dei Nirvana, che hanno denunciato la casa di abbigliamento, è stata accolta in quanto sussistono elementi di valutazione necessari: di fatto, Marc Jacobs ha replicato fedelmente lo smile, cambiando soltanto alcuni particolari. Al posto delle due X per gli occhi sono state inserite le due lettere M e J, cambiando di pochissimo la natura del logo e facendo urlare al palese plagio.
Insomma, in attesa di sapere come andrà a finire la causa che i Nirvana hanno fatto allo stilista, è opportuno rivendicare una paternità che è scontata, e che ha fatto la storia della band.