Come abbiamo già dichiarato in altre occasioni, soprattutto nell’ambito delle dichiarazioni che sono state rilasciate da Mary Austin e Peter Freenstone, sono state tante le persone che hanno assistito Freddie Mercury fino alla fine, ma poche coloro che sono state con lui fino all’ultimo momento della sua vita. L’assistente personale di Freddie Mercury, il suo più grande amore, Jim Hutton e tante altre persone l’hanno assistito negli ultimi momenti della sua vita, ma il solo e unico Dave Clark ha vissuto il momento più tragico: il momento in cui il leader dei Queen è morto. Se tutti gli altri avevano infatti lasciato Freddie Mercury al suo dolore soltanto per qualche momento, Clark ha accompagnato il leader dei Queen alla sua morte, essendo il primo a diffondere la notizia della sua morte.
Le dichiarazioni di Dave Clark
Essere l’unico ad assistere alla morte di Freddie Mercury non deve essere stato assolutamente facile per Dave Clark, che ha dichiarato di aver subito emotivamente molto da un evento di questo tipo. Essenzialmente, il grande carico emozionale di una vera e propria tragedia – per quanto fosse annunciata – è stato accompagnato dalla necessità di comunicare la notizia a tutti, e ciò non è stato assolutamente facile. A ciò si sono aggiunti i tentativi di Mary Austin di avvertire la famiglia di Freddie Mercury prima che potessero comprendere la notizia grazie alla stampa, e ciò non è stato assolutamente facile.
Queste sono state le dichiarazioni di Dave Clark in merito: “Eravamo soli e quando è morto. Sono andato di sotto a dirlo a Phoebe, il suo agente di polizia [Phoebe era il nome amichevole di Mercury per il suo assistente Peter Freestone], e Joe [Fanelli]. Mary Austin è venuta e ho telefonato ai genitori di Freddie per dare la notizia” Lo stesso Dave Clark ha sottolineato anche il clima pacifico e sereno che sembrava suggerire il volto di Freddie Mercury dopo la sua morte, nonostante la stessa sembrò un grandissimo spreco per l’umanità.
Che cosa pensa Peter Freenstone della morte di Freddie Mercury
Anche Peter Freenstone, l’assistente personale di Freddie Mercury, ha avuto modo di parlare a lungo della figura del suo amico e assistito, spiegando come lo stesso leader dei Queen si sia portato un vero e proprio peso fino alla fine della sua vita. Questo peso è stato rappresentato dalla confessione alla stampa e al mondo intero della sua malattia, l’AIDS: per quanto tutti avevano intuito quali fossero le difficoltà del leader dei Queen, il britannico aveva cercato sempre di smentire la sua malattia, fino alla fine della sua vita.
In merito, ecco che cosa pensa Peter Freenstone della morte di Freddie Mercury: “Contrariamente alla credenza, non ha rilasciato la dichiarazione sul suo status il giorno prima della sua morte. È stata rilasciata alle 20:00 il venerdì sera, ma i giornali lo hanno pubblicato il sabato mattina. Non l’ho mai visto così rilassato perché il segreto era stato rivelato. Non c’era nulla di cui nascondersi o preoccuparsi. Quindi poteva prepararsi. È stato un tale sollievo rivelare la verità”