30 novembre 1982. Partiamo da qui e scopriamo come Thriller abbia completamente stravolto in via definitiva il modo di concepire la musica. 37 anni fa Micheal Jackson rivoluzionava totalmente l’industria musicale rilasciando un album che, di li a poco, avrebbe dominato il mondo e sarebbe rimasto nell’immaginario collettivo come una delle più grandi icone, non solo degli anni ’80, ma dell’intera cultura Pop mondiale. A solo un anno dalla sua uscita, l’indiscusso re del Pop vende un totale di 40 milioni di copie, consacrando il suo nome al firmamento più brillante delle stelle della musica internazionale. Iniziando da semplici constatazioni, denotiamo come Thriller sia l’album più venduto di tutti i tempi.
Si stima un ammontare di vendite compreso tra le 65 e le 70 milioni di copie. Trattasi, ovviamente, di una cifra già di per sé mostruosa che, tuttavia, gli eredi di Micheal Jackson – coadiuvati da Sony – hanno grottescamente provveduto a gonfiare nel corso degli ultimi anni, portandola a 110 milioni. Trattasi di un dato ovviamente fittizio, a tratti chimerico. Le scelte adottate dai Jackson in questo caso non sono del tutto chiare, dato il fatto che, in ogni caso, l’album ha raggiunto cifre veritiere astronomiche ed altamente attendibili, restando primo in classifica negli Stati Uniti per ben 37 settimane e 8 nel Regno Unito.
Thriller è, senza ombra di dubbio, un successo irripetibile. Micheal Jackson irrompe nelle classifiche mondiali spiccando in vetta attraverso una falcata a dir poco brillante. L’album rimane al primo posto per 4 settimane persino in Giappone in cui, almeno fino ad allora, vigeva una mentalità prettamente conservatrice nei confronti della musica da classifica. In Italia Thriller si piazza al numero 2, salendo al primo posto solo nel 2009 per una settimana, dopo il decesso improvviso di Micheal Jackson.
I riconoscimenti conquistati da Micheal Jackson per Thriller
Thriller è stato il primo disco a conquistare ben 7 posizioni della Billboard Hot 100 con 7 singoli su 9 estratti dall’album. Micheal Jackson sbaraglia la concorrenza ai Grammy a due anni dalla sua uscita. Portando a casa ben 8 premi. Nel 2008, la Biblioteca del Congresso americano nomina l’album Tesoro Nazionale. Ricordiamo, inoltre, le cifre da capogiro raggiunte dai videoclip, al tour e, addirittura, ai sample. La sola title track è stata campionata ben 152 volte da altri artisti; di cui, alcune famosissime, come 100 miles running degli N.W.A.
Con Thriller, Micheal Jackson tiene il mondo in mano. Tutti parlano di lui, l’album è un fenomeno di costumedopo il quale chiunque vuole collaborare con il Re. Off The Wall del 1979, fu una pubblicazione seminale, pur tuttavia, Jackson scolpirà il suo nome nel mito nel 1982 diventando, secondo alcuni centri di ricerca, la persona più famosa al mondo. Con Thriller, Micheal Jackson diventa a tutti gli effetti il Re del Pop, il ballerino che infrange le leggi delle gravità ostracizzando i demoni del quotidiano attraverso strumentali funky incisive quanto coinvolgenti elevando il mainstream ad un livello di eclettismo mai neanche lontanamente sfiorato prima.
Ad un certo punto, il disco diventa un’occasione per lanciare lo show business in un universo totalmente inesplorato. I concerti di Micheal sono perfetti sotto ogni punto di vista. La stessa cura con cui vengono organizzati i tour viene riportata nella realizzazione di quelli che, col senno di poi, saranno alcuni tra i migliori video musicali di sempre. Nel corso del concerto celebrativo per i 25 anni dalla nascita della leggendaria Motown, il 25 marzo del 1983, Micheal Jackson stupisce Fred Astaire, idolo di Jacko fin dagli albori. Fu proprio durante quella performance che nacque il celeberrimo Moonwalk.
Le prestigiose presenze nell’album
Thriller è la prima opera che ha visto Micheal Jackson come co-produttore insieme a Quincy Jones. Si tratta, quindi, del primo lavoro nel quale Jackson sfodera completamente la sua vena creativa prendendo parte alla composizione di 5 dei 9 brani presenti insieme al compositore britannico Rod Temperton. Thriller è il primo album in cui Micheal tiene saldamente il timone lasciandosi assistere da un annovero di artisti storici di tutto rispetto.
Il leggendario assolo di Beat It scritto da Eddie Van Halen è un chiaro esempio della completezza artistica di Jacko. Il brano è diventato, subitanaeamente, una pietra miliare del Rock e del Pop. La voce di Paul McCartney culla dolcemente l’ascoltatore nella meravigliosa The Girl Is Mine. Ricordiamo che l’ex Beatles era un amico di lunga data del giovane Micheal. Impossibile da non citare l’indimenticabile apporto di Steve Porcaro dei Toto all’interno di Human Nature, la collaborazione con Greg Phillinganes in Pretty Young Thing e la risata beffarda di Vincent Price nel videoclip della title track.
Il successo indescrivibile di Thriller porterà Micheal Jackson sul tetto del mondo, consacrandolo all’Olimpo delle stelle della cultura Pop internazionale. Siamo ben lontani dagli anni delle terrificanti mutazioni alle quali l’artista si sottoporrà e, nonostante l’album sia uscito negli anni della disco selvaggia e del synth funky esasperato nei locali di tutto il mondo; non mancano dei sommessi e nostalgici riferimenti all’Africa. Ne è un esempio il campionamento di Soul Makossa dell’artista Camerunense Manu Dibango nell’intro tribaleggiante di Wanna Be Startin’ Something. Nonostante l’ampio tracollo subito dall’artista nel corso degli anni, la sua opera resta indelebile nel cuore di chiunque. Bad e Dangerous confermeranno, successivamente, l’egemonia di una figura ormai immensa e inarrivabile come quella di Micheal Jackson The King Of Pop.