Gli amanti del Rock e, più in generale, della musica, sanno perfettamente quanto possa essere meraviglioso e ristorante rifugiarsi tra le note delle proprie canzoni preferite dopo una giornata particolarmente pesante. Nonostante il Rock sia, di definizione, il grido della rivolta, della rabbia e dell’emancipazione, nel corso degli anni molti gruppi si sono cimentati nella composizione di ballate dalle tonalità tenui, spesso acustiche e dalle atmosfere ampiamente accoglienti.
Alcuni di questi brani sono diventati dei veri e propri cult all’interno della ricca comunità d’appassionati. Arrivando a rappresentare pedissequamente l’umore di chi ascolta o, quanto meno, a concedere un dolce momento di riconciliazione con sé stessi dopo una circostanza estenuante. In ogni caso, molte Ballad Rock esprimono, in effetti, tematiche calde, nostalgiche e delicate, la cui analisi non sarebbe neanche facile da affrontare; pur tuttavia spesso e volentieri, una strumentale intima e raccolta può cullare l’ascoltatore esentandolo dalle fatiche celate dietro gli argomenti del testo. In questa classifica, abbiamo raccolto alcune delle canzoni dei gruppi più iconici con cui potersi rilassare e liberare la mente.
5) Guns N’ Roses – Patience (1989)
Il batticuore iniziale dell’emblematico fischio, colliso con la voce di Axl Rose nel suo periodo più florido, rendono Patience una canzone perfetta e semplicemente bellissima. Slash è immenso nella potenza dei suoi assoli. Le armonie così equilibrate trascendono la fisicità, il brano è pura emozione, sentimento allo stato brado.
4) Kansas – Dust In The Wind (1977)
Una delle canzoni più rilassanti di sempre. Sin dalle prime note, morbide e splendidamente scandite, Dust In The Wind è un inno alla nostalgia. Una spiaggia solitaria nella quale ritrovarsi e riscoprire i piaceri perduti nell’oblio delle routine logoranti alle quali i ritmi sempre più frenetici della società odierna ci hanno relegato. Il testo è profondo, la musica concreta, tangibile. Nel complesso, potremmo dire che Dust In The Wind non sia solo il capolavoro dei Kansas, la canzone è una freccia scandita direttamente verso il cuore di chi l’ascolta.
3) Bon Jovi – Wanted Dead Or Alive (1987)
La chitarra di Ritchie Sambora all’inizio della canzone ne segna istantaneamente il successo. Il brano è deciso e incalzante, per quanto mai indiscreto. Wanted Dead Or Alive è un atto di immedesimazione catartico, quasi totale e dai tratti altamente liberatori.
2) Eagles – Hotel California (1976)
La melodia di Hotel California ha consacrato il brano e la band all’Olimpo dei più grandi musicisti della storia. L’arpeggio iniziale è da brividi, mentre le sezioni soliste e i bridge spinti e decisi invogliano chiunque a prendere la chitarra e cominciare a suonare. Hotel California rappresenta l’epitome della perfezione musicale. Nulla è lasciato al caso, conferendo la certezza che, se anche gli Eagles avessero deciso di fermarsi alla pubblicazione della sola canzone in questione, avrebbero comunque riscontrato un consenso ed un successo immensi.
1) Pink Floyd – Wish You Were Here (1975)
Un classico intramontabile. Wish You Were Here rappresenta, sicuramente, uno dei punti più alti dei Pink Floyd che, nonostante sia una delle più grandi del Rock, ha sempre agito con forte discrezione, celata dall’astio dei tormentoni da riflettore. Wish You Were Here, perfetta nella sua estrema semplicità, è il punto d’incontro per qualsiasi appassionato di musica. I virtuosismi progressivi lasciano spazio ad una nostalgia lancinante, il lascito per un amico perduto, il dolore in cui ognuno di noi trova cordoglio, un caldo abbraccio nel gelo devastante del distacco.