Certi concerti – così come certi momenti nella vita di ciascuno di noi – si stagliano nitidi dalle nebbie dei ricordi e della memoria. Certi concerti – anche se non abbiamo avuto la fortuna o l’opportunità di vederli – sono così impressi nella cultura e nella coscienza collettiva da far parte di noi. Bisognerebbe inventare la macchina del tempo per tornare al concerto dei Pink Floyd nella laguna di Venezia o nel ’69 a Woodstock. Per sentir cantare Kurt Cobain all’MTV Unplugged del ’93 o Jimi Hendrix suonare. Andiamo alla scoperta di 5 tra i concerti più indimenticabili che hanno fatto la storia della musica.
Roger Waters, Berlino, 1990
Non fosse per il concerto tenuto dall’ex bassista dei Pink Floyd, ci sarebbe anche la circostanza storica a decretarlo come uno degli eventi più indimenticabili nella storia della musica. Quando – nel Luglio del 1989 – gli viene chiesto se The Wall verrà mai più eseguito dal vivo, Roger Waters profeticamente risponde “Solo se cadrà il muro di Berlino”. Ed ecco lì, pochi mesi dopo, il crollo di uno dei simboli più odiati e emblematici della Guerra Fredda. Inizia una nuova era e il cantante – per inaugurarla – mantiene fede alla propria parola. Il 21 Luglio 1990 l’ex Pink Floyd si esibisce davanti a 350.000 persone a Postdamer Platz. Per l’occasione viene costruito un muro in polistirolo – fatto poi crollare dopo l’esecuzione di The Trial.
Bob Marley, Kingston, 1978
Bob Marley – cantante, chitarrista e grande attivista di colore – è sicuramente una di quelle figure del mondo della musica che meriterebbero una macchina del tempo. Bisognerebbe tornare al 1978, allo stadio di Kingston, per una serata che cercava di portare aria di pace e tranquillità in una Giamaica percorsa da tensioni sotterranee. Il One Peace Love Concert prevedeva in scaletta i 16 artisti reggae più famosi del paese. L’apri-fila e headliner dell’evento fu ovviamente Bob Marley. Dopo aver cantato Jammin invitò sul palco i capi delle due fazioni politiche giamaicane e fece stringere loro la mano.
Queen, Wembley, 1986
Effettivamente il concerto dei Queen al Wembley Stadium di Londra è talmente epico da essere entrato da subito nella sfera del mito. Davanti a 250.000 persone quella sera, Freddie Mercury fa la storia, in uno degli eventi più memorabili che il mondo della musica ricordi. Molti artisti ci provano, pochi ci riescono, ma sicuramente il cantante dei Queen aveva quel quid in più che rendeva ogni sua performance indimenticabile. Chi non vorrebbe tornare indietro nel tempo per vederlo ancora esibirsi con Roger Taylor, Brian May e John Deacon?
David Bowie, Londra, 1973
Il 3 Luglio del 1973 L’Hammersmith Odeon di Londra ha la fortuna di ospitare l’ultimo concerto di David Bowie nelle vesti di Ziggy Stardust. L’iconico cantante e performer aveva inaugurato l’omonimo tour nel 1972, dopo l’uscita dell’album The Rise and Fall of Ziggy Stardust and the Spiders from Mars. Le parole che Bowie pronuncia dal palco verranno ricordate per sempre dai fortunati spettatori del concerto e sono ormai indimenticabili come il cantante che le pronunciò: “Tra tutti i concerti del tour questo in particolare ce lo ricorderemo a lungo perché non solo è l’ultimo del tour ma è anche l’ultimo concerto che faremo in assoluto”.
Oasis, Knebworth, 1996
Prima che i dissidi e le incomprensioni tra i fratelli Gallagher portassero allo scioglimento degli Oasis, la band si esibisce in uno dei concerti più emozionanti del panorama musicale. Le notti del 10 e dell’11 Agosto del 1996 Liam e Noel Gallagher suonano a Knebworth in Inghilterra. Di fronte ad un pubblico di oltre 300.000 persone gli Oasis lasciano un marchio indelebile nel pubblico e nella loro carriera. Alla fine della seconda serata – ormai consapevole della portata di ciò che stava succedendo – Noel Gallagher disse: “Questa è storia”.