Il biopic su Freddie Mercury e sui Queen Bohemian Rhapsody ha avuto un enorme successo nel mondo cinema (e non solo). L’importanza del neonato filone cinematografico dedicato alle rockstar e al mondo musicale ha dato una grossa impennata alle vendite della band di Brian May e compagni. Ma non tutti sono stati così felici di questo. Sappiamo bene che le persone oggi sono strane e inseguono l’odio, scaricandolo verso chiunque. Ecco che Roger Taylor, batterista dei Queen, ha parlato di quegli haters che odiano il gruppo.
Successo di Bohemian Rhapsody
A dire il vero, non serviva certo un film biografico su Freddie Mercury per far salire le vendite della band. Il gruppo riscuote grandissimo successo da 40 anni a questa parte, per una lunghissima serie di ragioni. Il film Bohemian Rhapsody è stato solo l’ultimo elemento, l’ultima punta dell’iceberg (non quello che distrusse il Titanic) della grandezza dei Queen. L’influenza del film ha permesso alle nuove generazioni di conoscere Freddie Mercury e le sue canzoni. Ecco che da lì poi sono nati Rocketman su Elton John, il prossimo film su David Bowie e, in Italia, il biopic (parzialmente fallito) su Fabrizio De Andrè.
L’invidia della gente
Nonostante gli elogi al film da parte della critica, il successo della colonna sonora e i vari riconoscimenti, non sono tutte rose e fiori. La popolarità dei Queen ha fatto suscitare l’invidia di diversi fan (sarebbe meglio chiamarli haters) che hanno bombardato di critiche la band. I motivi? Aver sfruttato la morte di Freddie Mercury per farci un film e lucrarci sopra. In più, la scelta di Adam Lambert (e prima Paul Rodgers) come frontman dei nuovi concerti non è piaciuta ai fan. Secondo loro, i Queen erano morti con la triste dipartita dello storico frontman (di cui non parliamo, lo conoscete…).
Le parole di Roger Taylor
Il batterista, ha rilasciato alcune interviste in cui diceva: Era come se ci fosse uno strano umore nell’aria, una sorta di aspettativa di disastro”. Queste parole erano riferite in particolar modo verso tutti quelli che remavano contro il film. Il batterista ha continuando dicendo di aver notato che il problema sono stati i Queen e il loro successo. Molti media hanno criticato i Queen, non li hanno sopportati perché definiti “superficiali“. È bene però dire che la potenza visiva e la capacità dei Queen di essere globali nelle loro canzoni è una dote non da tutti, non certo superficiale.