Kurt Cobain è stato il simbolo musicale vero e proprio di quel genere, ormai quasi scomparso, del grunge rock. Lui, ovviamente insieme alla sua storica band dei Nirvana, ha rivoluzionato il panorama musicale statunitense (e non solo). Ma quali sono stati i suoi più grandi ispiratori? Quali sono stati i gruppi e le band che lo hanno formato, musicalmente e dal punto di vista compositivo? Ecco i 5 album preferiti di Kurt Cobain. Partiremo dalla fine per arrivare al primo posto che (forse) non vi sorprenderà.
5. Philosophy of the World, The Shaggs
Philosophy of the World è un album del lontano 1969, in pieno periodo hippy. Fu il primo e unico album dei The Shaggs, band interamente femminile e ristampato nel 1980. Dot, Betty ed Helen erano le 3 componenti del gruppo, obbligate dal padre a diventare delle musiciste. Questo disco è molto strano e sostanzialmente punk, cona accordi suonati quasi a caso, una batteria disorganizzata e strutture irregolari. Eppure, nonostante il disco passò inosservato, alcuni critici notarono dissonanza e bellezza, caos e quiete.
4. Pink EP, The Vaselines
I Vaseline erano una band scozzese particolarmente apprezzata dal leader dei Nirvana. In realtà, il Pink EP veniva chiamato anche Dying for It ed era il secondo album della band, pubblicato nel 1988. A Cobain piacque così tanto quel disco che lo omaggiarono con alcune cover durante il celebre MTV Unplugged in New York pubblicato nel 1994.
3. Pod, The Breeders
Pod è il primo album del gruppo musicale statunitense The Breeders e pubblicato nel maggio 1990. Il disco, registrato ad Edimburgo, venne fondato da Kim Deal dei Pixies e Tanya Donelly delle Throwing Muses. Com’è il disco? Tipicamente rock, con una traccia scritta da Paul McCartney e John Lennon (Happiness Is a Warm Gun).
2. Surfer Rosa, Pixies
I Pixies ritornano anche questa e ci stiamo già avvicinando all’apice della nostra classifica. Siamo nel 1988 e i Pixies avevano a disposizione 10mila dollari per registrare il disco. Ci misero dieci giorni per finire l’album. Il lavoro è particolarmente interessante per via di alcuni strani accorgimenti: per due brani la voce della bassista Kim Deal venne registrata in un bagno. L’unico singolo tratto dall’album è Gigantic e vi consigliamo di ascoltarlo.
1. Raw Power, Iggy and the Stooges
Al numero uno c’è un gruppo simbolo dell’adrenalina, del poco aggraziato e di quel mood selvaggio fisico, estetico e musicale. Sono gli Stooges, capitanati dalla leggenda della musica punk–rock (e non solo) Iggy Pop. Raw Power fu il terzo album della band, pubblicato nel 1973, e passò inosservato in quanto fu un grande flop commerciale. Venne rivalutato negli anni e considerato poi l’inizio dello sviluppo del punk rock. Insieme a Iggy Pop, alla produzione e al mixaggio c’era un giovane amico: David Bowie, che lo aiutò nella composizione e negli arrangiamenti. Volete un pezzo? Search and Destroy.