Nel corso degli anni non sono mai mancati dissapori e scintille tra Brian May e Sharon Osbourne, con la seconda che non ha mai smesso di sottolineare quanto il successo dei Queen sia opera del solo Freddie Mercury. La moglie del Principe delle Tenebre ha sempre fatto sapere a tutti di non gradire Bohemian Rhapsody, né come prodotto in sè, né per i suoi intenti di celebrare la figura di Freddie Mercury. Adesso, in aggiunta a tutto ciò che aveva dichiarato in passato, ha aggiunto altre affermazioni abbastanza particolari su Brian May e sui Queen. Siete d’accordo con quanto dice?
Il commento di Sharon Osbourne su Bohemian Rhapsody
Che a Sharon Osbourne, moglie di Ozzy, non sia piaciuto Bohemian Rhapsody, non c’è assolutamente dubbio. Anzi, è stata proprio la donna ad ammetterlo in una recente intervista, all’interno della quale ha dichiarato che né il film in generale, né la celebrazione di Freddie Mercury presente all’interno dello stesso sono stati oggetto di suo gradimento.
Ovviamente, i toni con cui è stato rilasciato il commento di Sharon Osbourne è stato tutt’altro che amichevole: “Non mi è piaciuto. Non riesco a guardarlo. Ascolta, so che quel bambino ha ottenuto l’Oscar, ma non posso vederlo. Brian ha fatto quello che gli aveva detto di fare Freddie, e basta. E tu sai cosa? È come se finalmente questi due (il batterista Roger Taylor e il bassista John Deacon) fossero arrivati alla fine degli anni ’60, e finalmente, finalmente, hanno ottenuto l’attenzione che hanno sempre desiderato ma non hanno mai avuto grazie a Freddie.”
Le dichiarazioni di Sharon Osbourne su Freddie Mercury
Insomma, la contestazione da parte della signora Osbourne deriva da più motivazioni differenti che l’hanno portata a dichiarare determinate cose: per prima cosa, le figure di Brian May, Roger Taylor e John Deacon hanno ottenuto, secondo la moglie del leader dei Black Sabbath, un successo immeritato, che deriva semplicemente dal carisma e dalle grandi abilità che Freddie Mercury ha mostrato nel corso della sua carriera.
In secondo luogo, l’esaltazione esagerata e smodata del leader dei Queen, ad anni di distanza dalla sua morte è, secondo la donna, un’inutile perdita di tempo, così come tutte le iniziative che vedono coinvolto Brian May.