Altro lutto nel mondo della musica e del cinema. Il famoso regista statunitense Donn Alan Pennebaker è morto nella sua abitazione di Long Island, New York. Celebre per aver catturato alcuni momenti fondamentali della storia della musica rock, Pennebaker è considerato uno dei più importanti registi di documentari della sua generazione.
Pennebaker, pioniere dei documentari rock e del cinéma vérité
La notizia della morte del regista 94enne, avvenuta il primo agosto, è stata divulgata alla stampa solo la mattina di domenica 4 agosto. I motivi del decesso restano per ora sconosciuti, la famiglia ha infatti deciso di mantenere la massima riservatezza sulla vicenda.
Uno dei successi più importanti del cineasta statunitense è senza ombra di dubbio “Don’t Look Back”, il documentario del 1967 sul tour di Bob Dylan. Il regista sarà ricordato per sempre anche grazie ad alcune sue storiche produzioni come:“Ziggy Stardust And The Spiders from Mars” del 1973 con David Bowie, “Keep On Rockin” del 1969 con Little Richard e “101” del 1989 con i Depeche Mode.
Pennebaker negli anni ’60 contribuì, inoltre, a inventare e sviluppare il documentario politico moderno grazie alla pellicola“Primary”, dedicata alla vittoria di J.F. Kennedy nelle primarie democratiche del 1960. Nel 1993, invece, ha realizzato“The War Room”, un documentario sulla campagna elettorale di Bill Clinton e Al Gore.
L’Oscar alla carriera a Don Allan Pennebaker
Il regista D.A. Pennebaker, considerato il pioniere del “cinéma vérité”, nella sua lunga carriera ha raccontato di musicisti come Bob Dylan, David Bowie, Jimi Hendrix, Chuck Berry e di tanti altri ancora. Donn Alan è riuscito a conciliare perfettamente le sue tre più grandi passioni: la musica, la cinematografia e la politica.
Per questo e tanti altri motivi nel 2013, al leader di una generazione di cineasti Don Alan Pennebaker, è stato conferito il premio Oscar alla carriera. Michael Moore, che consegnò personalmente la statuetta al regista, disse: “Pennebaker è, insieme a Robert Drew, Albert Maysles e Richard Leacock, l’inventore del documentario moderno.”