Non è un mistero: la storia della musica è tutt’altro che lineare e orizzontale, dal momento che le appendici di questa storia stessa si possono evidenziare in qualsiasi ambito del sociale. La musica può influenzare generazione, avere i suoi apogei e declini, ritornare poi in auge e influenzare ancora, magari generazioni successive. Il più grande pregio, per una band o un cantante, però, è lasciare il proprio ricordo e la propria influenza in un altro artista o in un’altra formazione: è in questo caso che si misura tutta l’importanza della musica. Il caso di cui vogliamo parlarvi oggi è quello dei Pink Floyd, in grado di influenzare intere generazioni e numerosi artisti ma, a loro volta, oggetto di una grande ispirazione: quella dei Beatles. Come ha potuto, la band di Liverpool, determinare la carriera della band di The Dark Side of the Moon?
La storia dei Beatles, tra picchi di massimo e declini
Tutti sanno che la storia dei Beatles non è semplice da riassumere in poche parole, dal momento che quell’armonia e quella coesione tra i quattro ragazzi di Liverpool si è trasformata, ad un certo punto della loro carriera, in un’occasione di continui scontri, litigi e tentativi di porre fine a quel grande successo che erano i Beatles. A nulla è bastato il tentativo del produttore George Martin, i tentativi di ritrovare la tranquillità, il ritorno alle vecchie sonorità o qualsiasi altra azione intrapresa dalla formazione inglese.
C’è da dire, comunque, che i Beatles sono riusciti a raggiungere dei picchi di massimo che ancora oggi vengono percepiti come inarrivabili: il 1967, ad esempio, anno della pubblicazione di Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band può rappresentare uno dei momenti migliori, socialmente e musicalmente parlando, per i Beatles: quell’album, considerato tra i migliori nella carriera della formazione e non solo, è stato in grado di influenzare più di poche, semplici, persone.
Come i Pink Floyd si sono ispirati ai Beatles?
Roger Waters ha ammesso di essere stato ispirato da quel 1967 incredibile per i Beatles, oltre che dall’incredibile album della band di Liverpool: l’ispirazione non è stata soltanto musicale, ma anche e soprattutto di approccio alle sonorità, di metodo e di pensiero. Perchè, in effetti, la musica non va soltanto realizzata o prodotta, va anche pensata e sentita.
Questo ha dichiarato a proposito il leader dei Pink Floyd: “Mi ricordo quando è stato pubblicato Sgt. Pepper’s. Abbiamo deciso di accostare la macchina e di stare lì ad ascoltarlo. Qualcuno suonava l’intero disco alla radio e mi ricordo che noi stavamo lì ad ascoltare completamente intontiti. Da quel momento credo che sia cambiato il mio approccio alla fase di composizione e scrittura.”
Ciò che più ha ispirato Waters, però, non è stato un determinato testo o una tendenza artistica, quanto più la volontà di mettere in musica non soltanto preziosismi o licenze artistiche, ma anche le proprie vite: “Ora devo dire che da John Lennon, Paul McCartney, George Harrison e Ringo Starr ho capito che era giusto se anche noi scrivessimo delle nostre vite, del modo in cui ci sentivamo, in modo da poterci finalmente esprimere. Abbiamo capito che avremmo potuto essere degli artisti liberi ed in quella libertà c’era una grande valore”.