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Duff McKagan ricorda la reunion con i Guns N’ Roses del 2016

Duff McKagan, bassista dei Guns N’ Roses, ha espresso le sue opinioni, ma anche le sue emozioni riguardo la reunion della band tenutasi il primo aprile del 2016 al Troubadour, night club di Hollywood. Nell’intervista rilasciata a Planet Rock, il musicista ha anche rivelato come si è sentito ad incontrare, dopo ben due decenni, i suoi vecchi colleghi Slash e Axl Rose. E non sono mancate le disgrazie…

“È stato snervante”: le parole di Duff McKagan sulla renunion con i Guns N’ Roses

Duff McKagan ha esposto a Planet Rock il grande impatto emotivo del suo incontro con Axl Rose e Slash. Il trio ha cominciato a parlare della possibilità di organizzare dei concerti, e all’unisono, si sono detti: “Okay, beh, proviamo a fare qualche concerto. Ci è stato detto che vogliono che suoniamo al Coachella; si tratta di due fine settimana, possiamo farlo. Perché non combinare qualcosa il primo aprile per l’April Fools’ Day? Potremmo annunciarlo con un punto di domanda“.

Durante quel concerto del primo aprile al Troubadour di Hollywood però, ne sono successe di tutti i colori. Dopo aver suonato solo tre brani, Axl si era rotto un piede. “È stato snervante“, ha confessato Duff McKagan sullo sfortunato avvenimento. “Perché era il nostro primo show“.

Durante l’esibizione infatti, Axl era scivolato sul microfono. Il bassista ha raccontato che il frontman disse che era convinto di essersi rotto il piede, ma nonostante ciò, non aveva interrotto il concerto, e lo show ha continuato. Sebbene McKagan aveva ipotizzato che si fosse trattato solo di una slogatura, il cantante si era effettivamente fratturato il piede in sei punti. Tuttavia, non ha voluto fermarsi. “Per lui la reunion rappresentava una specie di chiamata alle armi“, ha scherzato il bassista.

Nei successivi live, Axl Rose ha continuato a cantare, però seduto su una specie di trono. Nell’intervista a Planet Rock, Duff McKagan ha raccontato quanto è stato difficile, questo anche considerando il fatto che ogni spettacolo, per loro era come una sessione di allenamento. “Cantare quelle canzoni da seduto… Non so se là fuori c’è qualche cantante che ascolta… a quel punto mi sono reso conto del fatto che il ragazzo era diventato un maestro. E forse lo era sempre stato, ma non me ne ero mai accorto prima“. E McKagan ha concluso: “Abbiamo fatto 159 spettacoli, penso“.

Duff McKagan è ora concentrato sulla promozione del suo nuovo album da solista Tenderness.

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