Il 4 giugno 1984 usciva “Born in the U.S.A.”: il capolavoro di Bruce Springsteen e uno degli album più importanti della storia della musica. Il disco, il settimo prodotto dallo statunitense, rappresenta il suo più grande successo commerciale.
La storia del disco Born in the U.S.A
“Born in the U.S.A.”: il capolavoro di Bruce Springsteen. Il disco è stato inserito dalla prestigiosa rivista americana “Rolling Stone” all’85° posto nella lista dei migliori album di tutti i tempi.
L’omonimo singolo, prima traccia dell’opera, è stata inserito, ancora da “Rolling Stone”, al 275° posto delle canzoni. In Italia le vendite del disco “Born in the U.S.A.” furono superate solo da “True Blue” di Madonna, a dimostrazione del grande successo che questo prodotto fu in grado di ottenere nella nostra penisola.
Il disco consacrerà l’artista come una delle rockstar più influenti e famose a livello mondiale.
L’intervista a Rolling Stone di Bruce Springsteen
In un’intervista alla rivista “Rolling Stone” nel dicembre dello stesso anno, Springsteen dichiarò che la guerra in Vietnam, il Watergate, la questione iraniana avevano portato l’America ad essere reduce di un periodo piuttosto complicato. Tutti questi aspetti avevano, non poco, minato l’autostima del popolo americano.
L’intenzione di Springsteen era stata quindi quella di risollevare gli animi, sollevando un moto di fiducia e spronando la gente a provare sentimenti positivi. Ronald Regan, in corsa per le elezioni, lo citò come esempio dei valori americani: Springsteen vide però in questo gesto una manipolazione della sua persona.
“Born in the USA”: la storia della title track
La prima traccia del disco, “Born in the U.S.A.” venne utilizzata come canzone per la campagna elettorale.
La canzone è un simbolo contro il partito repubblicano, in quanto parla dei veterani del Vietnam che si ritrovarono, finita la guerra, in gravi difficoltà. Springsteen aveva dato un nuovo volto all’America.
La copertina di Born in the USA
Il disco raccoglie alcuni dei più famosi e importanti simboli americani. La copertina vede sullo sfondo la bandiera americana. In primo piano c’è Springsteen girato di spalle mentre indossa i classicissimi blue jeans dai quali esce, da una tasca, un cappellino da baseball.