La morte di Freddie Mercury, avvenuta alle 18:48 del 24 Novembre 1991, gettò nel baratro l’intero mondo della musica. Farrokh Bulsara, in arte Freddie Mercury, era consapevole che la sua malattia l’avrebbe portato alla morte, ma non ha mai temuto per quel momento.
Brian May parla delle conseguenze dell’AIDS su Freddie Mercury
Sono passati ormai 28 anni dalla morte del leader dei Queen. Il suo ricordo, però, è ancora vivo nella mente di tutti noi e in particolare in quella di Brian May che, parlando al Sunday Times, ha raccontato:
“Uno dei guai di Mercury era il piede, l’aveva perso quasi completamente. Una sera ce lo fece vedere: era deturpato, non si poteva fare molto purtroppo. Lui notò la mia espressione e, molto tranquillamente, mi disse ‘Scusa Brian, mi dispiace averti scosso.’ Ed io replicai: “Non sono scosso Freddie. La cosa che mi sconvolge realmente è tutta la sofferenza che hai dovuto sopportare per questa orribile malattia.”
Il farmaco antiretrovirale scoperto qualche mese dopo la sua morte
La fragilità di cui Freddie Mercury era vittima in quei mesi era sconcertante e, purtroppo, in campo medico non esistevano ancora cure abbastanza efficaci da poter contrastare quel male. Solo pochi mesi dopo la sua scomparsa fu scoperto un farmaco capace di bloccare gli effetti dell’AIDS, ma ahinoi era già troppo tardi. “Pochi mesi.. sarebbero bastati pochi mesi in più e ce l’avrebbe fatta. Se solo si fosse ammalato qualche tempo dopo avrebbe potuto testare quel farmaco e probabilmente si sarebbe salvato.” Racconta un commosso Brian May.
Brian May: “Freddie Mercury non aveva paura di morire”
Nonostante la sua malattia fosse irreversibile, Freddie Mercury non ha mai dato segni di cedimento, così come racconta May: “Non l’ho mai sentito lamentarsi di qualcosa. Mai. Non aveva paura di morire, era una persona incredibilmente forte. Era un uomo geniale, travolgente, estroverso, ma anche molto timido.”