La celebre storia di Keith Moon, l’eccentrico e folle batterista dei Who che ha fatto la storia della musica, ponendosi come una delle personalità più importanti della storia, ha avuto il suo ultimo – celebre – atto il 25 maggio 1978, in quello che fu il suo ultimo concerto. Quel momento è stato raccolto all’interno del documentario Uragano Who, che permette di testimoniarci l’ultimo concerto di Keith Moon. Vogliamo, per l’appunto, parlarvi di quel frangente e di cosa successe.
Uragano Who, il documentario che racconta dell’ultimo concerto di Keith Moon
Una delle più preziose testimonianze della carriera dei Who è offerta dal documentario Uragano Who (The Kids Are Alright), che racconta la carriera della band britannica dal 1965 al 1978, attraverso interviste, live, spezzoni di registrazioni e tanto altro ancora. Se il documentario musicale è, di per sé, un prodotto importantissimo in grado di testimoniare una carriera imponente, lo è ancor più per ciò che mostra su Keith Moon.
A proposito dell’eccentrico batterista della band, Uragano Who mostra tutto il declino fisico e l’evoluzione di Keith Moon negli ultimi suoi 15 anni di vita; la band ha fortemente osteggiato l’utilizzo del documentario come un omaggio al proprio batterista, ma una delle chiavi di lettura principali di questo prodotto è proprio quello della memoria.
L’ultimo concerto di Keith Moon prima della morte
L’ultimo concerto di Keith Moon, realizzato con i Who prima della sua morte che sarebbe avvenuta dopo poco, fu – ad essere precisi – una breve esibizione in studio realizzata il 25 maggio 1978. La band, stanca e logorata da un tour durato oltre due anni, si recarono all’interno degli Shepperton Studios di Londra per effettuare nuove registrazioni: il regista Jeff Stein aveva bisogno di effettuare delle riprese per il suo nuovo film, e ricercava – dalla band – una versione monumentale di Baba O’ Riley.
Nonostante la riluttanza iniziale, la formazione accettò di tornare in studio per effettuare un mini-concerto, al termine del quale ognuno (compreso Keith Moon, 31enne ma visibilmente distrutto dalla sua condotta di vita) si recò all’interno del suo camerino; Stein, però, non era ancora soddisfatto: dopo un duro scontro con Pete Townshend, la band accettò di effettuare una nuova, ultima, sessione di registrazione: fu l’ultimo concerto di Keith Moon, che sarebbe morto dopo poco più di un mese.