Un anniversario importantissimo quello che ricorre. Il 23 maggio del 1991, il fotografo Michael Lavine, ai Jay Aaron Studios di Los Angeles, immortalò lo scatto che divenne un vero e proprio cult fra tutte le copertine degli album musicali, stiamo parlando di quello raffigurato in Nevermind, dei Nirvana.
La storia dello scatto iconico di “Nevermind” dei Nirvana
L’idea per la foto, diventata una vera e propria icona della musica rock e grunge, venne a Kurt Cobain e a Dave Grohl dopo che questi videro un documentario sui bambini alla prese con l’acqua. Il frontman parlò dello spunto al direttore artistico dell’etichetta discografica Geffen Records Robert Fisher, che trovò alcuni pezzi di filmati di donne che partorivano in acqua. Essi però vennero definiti dalla compagnia troppo crudi, oltre che troppo costosi, dato che i proprietari dei video avevano esatto 7’500 dollari l’anno per il loro uso. Così Fisher adottò una soluzione, e assunse il fotografo Kirk Weddle.
Per il soggetto da immortalare, Weddle contattò i suoi amici Renata e Rick Elden, che permisero al professionista di fotografare loro figlio di quattro mesi Spencer sott’acqua per soli 200 dollari. L’amo, il filo e la banconota, che fecero diventare quella di Nevermind dei Nirvana una delle più famose e riconoscibili copertine di tutti i tempi, vennero aggiunti digitalmente in un secondo momento.
Tuttavia, ci fu della preoccupazione, causata dal fatto che le parti intime del piccolo Spencer Elden erano visibili sull’immagine. Infatti, i Led Zeppelin, nel 1973, furono obbligati a censurare il didietro di una ragazzina sulla copertina del loro album Houses Of The Holy. Per precauzione, e per evitare che qualcuno potesse offendersi, la Geffen Records preparò una versione alternativa della fotografia, dove non si vedevano i genitali del neonato. Ci pensò Cobain ad attenuare il panico generale, che affermò che l’unico compromesso che avrebbe mai potuto accettare, sarebbe stato quello di coprire la parte incriminata con un adesivo, e riguardo all’indignazione dell’opinione pubblica, non le mandò di certo a dire: “Se ti senti offeso da questo, devi essere un pedofilo represso“.
Spencer Elden, ora 27enne,in un’intervista esclusiva a methodshop.com, espresse imbarazzo riguardo al fatto che il suo membro si vedesse così nitidamente nella copertina di Nevermind. “È abbastanza inquietante che così tante persone mi abbiano visto nudo. Mi sento come se fossi la più grande pornostar del mondo“.