Il cantante e polistrumentista Thom Yorke, leader dei Radiohead, ha firmato la sua prima composizione classica “Don’t Fear The Light” seguendo, probabilmente, le orme del suo socio Jonny Greenwood.
Inserito al 66° posto nella classifica dei 100 migliori cantanti di sempre, secondo Rolling Stone, Yorke suona chitarra elettrica, chitarra acustica e pianoforte, ma ha anche suonato batteria e basso. Che cosa ne pensiamo di Don’t Fear The Light?
La carriera da solista di Thom Yorke
Nel luglio del 2006 è uscito il primo album da solista di Thom Yorke, The Eraser, prodotto con la collaborazione di Nigel Godrich, già produttore di tutti gli album dei Radiohead. Analyse, un singolo estratto dall’album, ha accompagnato i titoli di coda del film The Prestige. Inoltre, nel 2009, il cantante dei Radiohead ha partecipato alla colonna sonora del film “The Twilight Saga: New Moon”, con il brano Hearing Damage.
5 anni dopo, con tanto stupore da parte dei fan, ha pubblicato a sorpresa il suo secondo album da solista: Tomorrow’s Modern Boxes, composto da otto tracce e, in meno di 24 ore, l’album è stato scaricato più di 100.000 volte nel mondo. L’anno successivo il cantante ha pubblicato “Subterranea” per una mostra a Sydney organizzata dallo storico collaboratore dei Radiohead Stanley Donwood.
Infine, nel 2018, è stata annunciata l’uscita di Suspiria, un album composto da 25 brani per il film Suspiria di Luca Guadagnino. Un singolo estratto, Suspirium, è stato premiato come miglior brano originale alla 75esima mostra del cinema di Venezia.
Recensione di Don’t Fear In The Light
Parlando riguardo a Don’t Fear In The Light, Yorke ha affermato: “Katia e Marielle mi suggerirono per anni di scrivere un po’ di musica per loro. Solitamente avrei riso e detto loro che non potevo leggere la musica, ma la parte migliore per me era vedere prendere vita ciò che avevo scritto e vedere come le sorelle interpretassero il brano”.
Il leader dei Radiohead aveva già spiazzato tutti i suoi fan con una colonna sonora da brividi e, a sua detta, Don’t Fear In The Light riprende alcuni aspetti e lo stile proprio da questo suo ultimo lavoro. Si tratta infatti di un allestimento in tre parti per due pianoforti, strumenti elettronici e synth modulare.
Il brano, fatto ascoltare in anteprima al programma radio britannica “Unclassified”, ha lasciato tutti a bocca aperta. Chiudendo gli occhi e concentrandosi solo sulla canzone, è possibile essere trasportati in un’altra dimensione, tramite un senso di sicurezza e tranquillità che quasi riescono ad accompagnare in un mondo parallelo.