Era la notte tra il 18 e il 19 febbraio 1980 quando Bon Scott, paroliere e cantante degli AC/DC, venne ritrovato morto nella sua auto all’età di 33 anni. Fu un evento che sconvolse i milioni di fan della band e non solo, in uno dei periodi di maggior successo per gli AC/DC. Nonostante il forte dolore, la band australiana pensò bene di continuare il progetto, come Bon Scott avrebbe voluto. Ed è così che il giorno 19 aprile 1980 arrivò Brian Johnson, come nuovo cantante degli AC/DC.
La morte di Bon Scott
Bon Scott morì nella notte tra il 18 e il 19 febbraio del 1980, dopo una notte trascorsa a bere con un amico in un locale di Camden Town. Il pomeriggio del 19 febbraio venne ritrovato privo di vita nella sua automobile, una Renault 5, dallo stesso amico con cui uscì a bere. Sul referto, la causa del decesso è attribuita a intossicazione acuta da alcol, anche se la vicenda è avvolta da un alone di mistero che lascia dubbi ancora oggi.
La scelta non facile del nuovo cantante
I fratelli Young, Malcolm e Angus, continuarono a provare e farsi forza nei mesi successivi alla morte di Scott. Il gruppo non poteva cessare di esistere proprio in quel momento, e così partirono le ricerche per il nuovo cantante della band. Molti pretendenti al posto non si rivelarono adatti a ricoprire tale ruolo, complicando la scelta del nuovo cantante. Un possibile sostituto fu Terry Sessler, ex cantante dei Back Street Crawler, ma decise infine di non unirsi agli AC/DC. Altri nomi furono quelli di Marc Storace, cantante degli Krokus, e Allan Fryer, cantante scozzese. Ma grazie ad un fan degli AC/DC, la scelta portò ad un solo nome.
L’arrivo di Johnson nel 19 aprile 1980
La svolta arrivò quando un fan degli AC/DC inviò una registrazione alla band riguardante un cantante britannico di nome Brian Johnson. Gli AC/DC si incontrarono dunque alle audizioni di Londra con Johnson, che cantò due canzoni Whole Lotta Rosie e Nutbush City Limits. Alcuni giorni dopo, il giorno 19 aprile 1980, il gruppo confermò la scelta del nuovo cantante, con la scelta che cadde proprio su Brian Johnson.