Nel giorno 31 marzo del 1967, Jimi Hendrix incendia la sua chitarra, durante il concerto all’Astoria di Londra. Possiamo definire tale gesto uno tra i più iconici nella storia del rock, principalmente grazie al forte carisma del cantante e chitarrista statunitense.
Ma quali sono le motivazioni che spinsero Jimi Hendrix a compiere tale gesto? Scopriamolo insieme.
Perchè Hendix incendia la sua chitarra
Jimi Hendrix si era da poco trasferito in Gran Bretagna, con l’ex chitarrista degli Animals Chas Chandler, suo manager dopo averlo scoperto. Da diverso tempo Hendrix manifestava un certo disappunto per il poco divertimento che c’era durante le esibizioni sul palco. Egli odiava i momenti “morti” tra un brano e l’altro, e soprattutto che tutto ciò andasse bene anche al pubblico.
Nel momento di salire sul palco del concerto all’Astoria, facente parte del tour insieme alla sua Experience, Jimi Hendrix aveva una grande voglia di impressionare, nonostante una velata tensione. Inizierà dunque a suonare le corde della sua Fender Stratocaster con i denti, con l’asta del microfono e ne distorse il suono. Tali comportamenti nei confronti dello strumento, porteranno il pubblico a dividersi tra chi esaltava Hendrix e chi iniziava a mostrare disappunto.
Con cotanta emozione ed energia, al termine dell’ultimo brano, Hendrix incendia la sua chitarra una volta portata a terra, con lo stesso chitarrista che rimase a fissarla estasiato. Sul motivo che l’avesse portato a fare tutto ciò, egli rispose: “La volta in cui ho bruciato la mia chitarra fu come un sacrificio. Si sacrificano le cose che si amano. Io amo la mia chitarra.”
La chitarra è stata venduta
La Fender Stratocaster bruciata in quel 31 marzo del 1967, rimase custodita in un deposito per 41 anni. Nel 2008, venne messa all’asta nell’estate dello stesso anno. Stiamo parlando di una Fender Stratocaster del 1965, che con il tocco di Hendrix, è arrivata al prezzo di 280.000 sterline, prima di essere ufficialmente venduta.
