Quello che la band di Liverpool dei Beatles è stata in grado di raggiungere in termini di fama e influenza, è paragonabile a pochi altri gruppi musicali della storia. Esattamente 49 anni fa, il 6 Marzo 1970, usciva Let It Be, uno dei singoli più celebri della band inglese.
Per ricordare il brano composto da Paul McCartney, scriveremo alcune storie riguardanti proprio Lei It Be.
La nascita di Let It Be prima del 6 marzo 1970
Per quanto riguarda la creazione del brano, lo stesso Paul McCartney ha rivelato la sua fonte d’ispirazione. Tutto risalirebbe ad un sogno fatto dallo stesso autore, in cui la madre Mary, morta quando McCartney aveva soltanto 14 anni, consigliava a Paul di lasciar perdere le tensioni che c’erano in quel periodo nel gruppo, e che tutto si sarebbe aggiustato col tempo. To Let It Be.
Il parere di John Lennon
John Lennon non accolse nel migliore dei modi il brano Let It Be. Secondo il cantautore infatti, il testo della canzone appariva troppo religioso. Nell’album omonimo in cui il brano è contenuto, Lennon annuncia la traccia in falsetto, con evidente sarcasmo: <<Ed ora vorremo eseguire “Udite! Gli angeli cantano”!>>
Il Mistero del Quinto Beatle
In molti conoscono il mistero del quinto Beatle, nato all’inizio degli anni ’60 sull’inchiesta delle riviste musicali, quando si cercava la figura più importante per i quattro di Liverpool. Molti sono stati i nomi rientrati in questa lista. Stuart Sutcliffe, migliore amico di John Lennon, fu di fatto il quinto beatle, entrando a far parte del gruppo come bassista prima di lasciare la carriera musicale per dedicarsi alla pittura. Altri nomi furono quelli di George Martin, Derek Taylor, Neil Aspinall, Pete Best e Brian Epstein, manager dei Beatles che per il suo contributo fondamentale meriterebbe sicuramente il titolo di quinto beatle.
Tra i nomi fu spesso nominato Billy Preston, che contribuì proprio all’album Let It Be, e all’omonimo brano di cui abbiamo parlato. Il polistrumentista era amico della band, partecipando a diversi progetti insieme a loro. Nel 1969 fu John Lennon a proporlo agli altri membri come quinto beatle, ma egli preferì rimanere in un ruolo marginale. Curioso il fatto che Billy Preston sia l’unico artista con cui la band condivise il nome sull’etichetta del disco.