GgIl 18 febbraio del 1968 David Gilmour diventava ufficialmente membro dei Pink Floyd, andando piano piano a sostituire il chitarrista principale, Syd Barrett. È sempre difficile parlare di Gilmour e dei Pink Floyd, trattandosi di uno dei complessi rock più celebrati e più influenti della storia. La carriera di Gilmour è però strettamente segnata dall’attività all’interno della band britannica, e sarebbe impossibile dividere le due cose. Insomma, il momento in cui David Gilmour si unisce ai Pink Floyd è fondamentale nella storia del rock: ecco come tutto ha avuto inizio, trasformando David Gilmour da semplice chitarrista a una delle più grandi icone rock viventi.
Pink Floyd: la formazione iniziale
Inghilterra, seconda metà degli anni sessanta. Un gruppo di studenti di architettura, Nick Mason, Roger Waters, Richard Wright e Bob Klose, formano una band che lentamente cerca di farsi strada nella scena musicale della capitale britannica. Il nome ancora è incerto: The Architectural Abdabs, The Tea Set, Sigma 6.
Fu l’incontro con Syd Barrett, chitarrista e studente di pittura, compositore eccentrico e visionario, a determinare la svolta decisiva del gruppo. Sarà Barrett a suggerire di cambiare il nome in Pink Floyd, dai nomi dei due bluesmen americani, Pink Anderson e Floyd Council. Siamo nel 1965 e con Barrett, Waters, Wright e Mason nascono i Pink Floyd.
David Gilmour si unisce ai Pink Floyd
I quattro Floyd avevano appena iniziato a muovere i loro passi nell’industria musicale quando Barrett cominciò a mostrare i primi disturbi psichici. La geniale e folle mente del gruppo manifestava sintomi di schizofrenia, esacerbati dall’uso costante di droghe. I live diventarono a poco a poco insostenibili per lui e la band decise quindi di contattare David Gilmour, amico d’infanzia di Syd, per affiancarlo sul palco. Nel giro di poco tempo però Syd venne allontanato e Gilmour lo sostituì definitivamente: il 18 febbraio 1968 David Gilmour si unisce ai Pink Floyd, accelerandone l’escalation verso il successo mondiale.
Tanto è stato detto sulla questione Syd Barrett e sulla sua uscita dal gruppo. La sua influenza ha sicuramente plasmato il sound e l’identità della band, ma Gilmour ne è stato altrettanto artefice. È insieme a lui infatti che la band consegnerà al mondo capolavori quali The Dark Side Of The Moon (1973), Wish You Were Here (1975) o The Wall (1979).Per quanto l’abbandono di Syd costituisca una ferita aperta nella storia del gruppo, l’eredità dei Pink Floyd è imprescindibilmente legata alla vena compositiva di Gilmour. Quando poi, nel 1984, anche Waters lasciò il gruppo, sarà proprio lui a prenderne in mano le redini, regalandoci altri tre splendidi album: A Momentary Lapse Of Reason (1987), The Division Bell (1994) e The Endless River (2014).