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THRILLER: TUTTO QUELLO CHE NON SAI SULL’ALBUM PIÙ VENDUTO DELLA STORIA DELLA MUSICA

THRILLER: L’ALBUM PIÙ VENDUTO DELLA STORIA DELLA MUSICA

Il 30 novembre 1982 un giovanissimo Michael Jackson presentava al mondo “Thriller“, il suo sesto album realizzato in studio. A produrlo fu Quincy Jones, storico produttore musicale che scoprì in un giovanissimo Michael Jackson il futuro re del pop.
Si tratta dell’album più venduto nella storia della musica, si stima abbia venduto oltre 110 milioni di copie. La celebre rivista Rolling Stone lo ha inserito al 20º posto all’interno della sua lista dei 500 migliori album di tutti i tempi.

CHI È IL REGISTA DI THRILLER?

Il regista del video Thriller è John Landis, non nuovo ai lupi mannari: Michael lo assunse anche perchè era stato regista del film “Un lupo mannaro americano a Londra”, uscito nel 1981. Il set fu molto affollato: molti, infatti, furono gli amici della star che quotidianamente passavano a fargli visita. Alcuni nomi? Fred Astaire, Marlon Brando e Jackie Kennedy...

GLI EFFETTI SONORI DI THRILLER

All’inizio del brano si può chiaramente udire l’ululato di un Licantropo, per il quale l’ingegnere del suono Bruce Swedien pensò di coinvolgere il suo cane, un alano di 90 chili. L’animale, però, si rivelò talmente ostinato da indurre lo stesso Michael Jackson, nell’imbarazzo generale, ad emettere lui stesso i tanto ricercati ululati, e il risultato fu sorprendente. Il rumore di una porta che cigola venne riprodotto posizionando alcuni microfoni all’interno di un bagno dello studio, mentre per i pesanti passi che si sentono nell’intro venne utilizzata una pedana di legno su cui Michael pestò i piedi fino ad ottenere l’effetto desiderato. La parte più impegnativa fu la creazione dei tuoni, risultato di un semplice metodo: effettuando un foro alla base di una lattina e inserendovi all’interno una molla, collegata ai lati dell’oggetto mediante delle viti, funse da cassa armonica e creò quindi un suono molto simile a quello di un tuono.

Michael Jackson e Ola Ray

La ragazza che Michael Jackson spaventa nel video si chiama Ola Ray e aveva posato su Playboy come Miss Giugno 1980. In un’intervista sul magazine dichiarò che la voce di Jackson era tra i suoi cantanti preferiti. Michael si frequentò per un periodo con la ragazza in questione.

Starlight: Il primo titolo di Thriller

Come riporta Rolling Stone il titolo originale della hit “Thriller” doveva essere “Starlight”. A trovare il titolo giusto fu il cantautore Rod Temperton.

Il messaggio di M. Jackson

Dato che nel video si lasciano liberi degli zombie, Jackson volle aggiungere un messaggio all’inizio del video che fu da molti travisato. Il cantante fece apparire le seguenti parole: “Date le mie ferree convinzioni personali, desidero sottolineare che questo film non dimostra in nessun modo credenze nell’occulto”. Ai tempi si considerò la dichiarazione come una prova del fatto che Jackson fosse un testimone di Geova.

Il Budget disponibile per Thriller

Un dirigente della Sony era andato letteralmente su tutte le furie, rifiutandosi di concedere il budget di 900.000 dollari che Michael Jackson aveva richiesto per il video, facendo scendere la cifra a 500.000. Dopo il rifiuto di concedere il budget richiesto, Jackson ribattè: “Allora me lo finanzierò io!”. Ma il regista e la produzione si opposero, anche perchè, a quei tempi, Michael viveva ancora a Encino, California, con i suoi genitori.

The Making of Michael Jackson’s “Thriller

The Making of Michael Jackson’s “Thriller, è una delle VHS più vendute nella storia: oltre al backstage c’era anche il video integrale. Fu immesso sul mercato ad un prezzo inferiore di una classica videocassetta: boom assoluto

Il video di Thriller deriva da uno scherzo

Parte dell’ispirazione per il video deriva da uno scherzo subìto da Michael Jackson: quando era piccolo il padre si è arrampicato in camera sua, sbucando dalla finestra con una maschera mostruosa e urlando, nel cuore della notte. Questo metodo spaventoso fu voluto per convincere il figlio a chiudere la finestra mentre dormiva, cosa ripetutagli troppe volte senza alcun risultato.

La giacca messa all’asta

La celebre giacca rossa del cantante, disegnata da Deborah Nadoolman, è stata venduta per 1,8 milioni di dollari.

Michael Jackson registrava al buio

Michael Jackson rimaneva sveglio la notte prima di una sessione di registrazione e impiegava il tempo a imparare i testi delle canzoni a memoria. Questo perché voleva registrare le sue canzoni al buio, in modo da evitare ogni possibile distrazione in studio e concentrarsi unicamente sull’interpretazione.

la partecipazione di Eddie Van Halen

Alle lavorazioni del disco parteciparono diversi ospiti. Il compositore Rod Temperton, Eddie Van Halen suonò l’assolo di chitarra di “Beat it”, Steve Porcaro dei Toto scrisse “Human nature” e si occupò della ritmica del brano. E che dire del duetto con Paul McCartney in “The girl is mine?”. Michael desiderava che, all’interno dell’album, fosse presente almeno un duetto, e quando si presentò il problema di scegliere la voce ideale, pensò subito all’ex Beatles, con cui aveva già inciso i brani Say Say Say e The Man.

Thriller:un album di 30 canzoni

Per l’album furono pensate trenta canzoni, ma scrematura dopo scrematura Jackson e il suo produttore, Quincy Jones, decisero di inserire all’interno del disco appena nove pezzi.

Billie Jean

Con “Billie Jean”, che ha il giro di basso probabilmente più noto della musica pop, Michael Jackson lanciò il “moonwalking”, il passo di danza celeberrimo in tutto il mondo.

La proiezione privata di Thriller

Per il settimo brano estratto dall’album più venduto della storia le aspettative non potevano che essere alte. Non a caso, fu organizzata una proiezione privata alla quale presero parte invitati vip del calibro di Prince, Diana Ross, Warren Beatty ed Eddie Murphy.

La storica copertina di Thriller

La storica copertina di Thriller venne curata e realizzata da Dick Zimmerman, fotografo di fiducia di Michael Jackson. Per la copertina, il cantante dovette prendere in prestito un cucciolo di tigre siberiana di sei settimane, e indossare la giaccia bianca di Zimmerman, poiché il suo guardaroba non conteneva nessun vestito che lo convincesse. La copertina venne scelta da Quincy Jones, ma nessuno avrebbe mai pensato che quello scatto sarebbe diventato in poco tempo un’icona artistica.

Thriller oggi

Ancora oggi “Thriller” continua a riscuotere ampi successi: secondo gli ultimi dati, avrebbe ricevuto 101 dischi di platino, diciassette dischi di diamante e otto dischi d’oro in tutto il mondo.

Musicalmente, Thriller è l’album pop per antonomasia, influenzato da sonorità funk, rhythm and blues, soul e accompagnati da pezzi rock e disco.

Aritocolo di Simone Esposito

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