E’ nato il primo novembre del 1962 a Grand Rapids (comune statunitense) e compie, oggi, 56 anni anni. Non possiamo che fare tanti auguri ad Anthony Kiedis, frontman e cofondatore di una della band che più hanno contribuito a una rivoluzione musicale e a un cambiamento di cui avvertiamo, nella nostra epoca, i risultati. Con i Red Hot Chili Peppers Kiedis ha avuto una carriera ricca di successi, ma non solo; tra critiche, elogi, cambiamenti continui e molto altro ancora, cerchiamo di ripercorrere la sua carriera attraverso cinque momenti salienti.
La grande influenza del padre nella sua vita
Come dichiarato all’interno della sua autobiografia (Scar Tissue) grande importanza nella vita di Anthony Kiedis l’ha avuta suo padre. Il matrimonio tra i suoi genitori non è andato a buon fine, e poco dopo la separazione lo statunitense decise di trasferirsi da suo padre, da cui fu influenzato sotto molti aspetti.
Così come ha dichiarato all’interno della sua autobiografia, una delle sue più grandi passioni l’ha “ereditata” proprio dal padre: “Ho ereditato l’insaziabile desiderio di mio padre di conoscere tutte le donne più belle del mondo”.
La vicinanza con il mondo delle droghe
A causa del padre, però, il frontman e cofondatore dei Red Hot Chili Peppers si è avvicinato ben presto al mondo delle droghe. La vicinanza con il mondo delle droghe ha caratterizzato, nella sua vita, un vero e proprio tunnel dal quale Anthony Kiedis è più volte entrato e uscito, alternando momenti di lontananza da certe sostanze a momenti di pura alienazione.
Kiedis ha iniziato a sperimentare le prime droghe all’età di 11 anni, per poi allontanarsi e ritornarci – più più veemenza – all’età di 14 anni.
Under The Bridge e quel ponte oggetto di speculazioni
La sua vicinanza e permanenza nel mondo delle droghe è stata raccontata in due brani nello specifico, Knock Me Down e Under The Bridge. Per quanto riguarda quest’ultimo, esso ha fatto nascere molte speculazioni relative a quale fosse il ponte di cui Kiedis parla all’interno della canzone.
Il ponte oggetto di speculazioni sarebbe stato identificato dopo vent’anni di ricerca, nel 2012. Il luogo di cui si parla all’interno della canzone potrebbe essere McArthur Park, scovato dallo scrittore Mark Haskell Smith, che si è basato sulle interviste e sulla autobiografia di Kiedis. In effetti, in un’occasione lo statunitense si tradì, affermando che il ponte si trovasse a Los Angeles e poi affermando: “Non è importante, non voglio che le persone lo cerchino”.
L’amicizia di Anthony Kiedis con grandi personalità del rock
La grande importanza dei Red Hot Chili Peppers ha portato moltissime band, famose anche nel panorama internazionale, ad aprire concerti dei RHCP. Kiedis è, così, diventato amico di tantissimi grandi del rock, tra cui Kurt Cobain, Billy Corgan ed Eddie Vedder. Basti pensare che, a seguito della morte del leader dei Nirvana, il cofondatore dei Red Hot Chili Peppers potè superare l’agonia del momento soltanto scrivendo un brano dedicato al suo amico. Nacque, così, Tearjerker.
I Red Hot Chili Peppers e la carriera ricca di alti e bassi
Quanto ai Red Hot Chili Peppers nello specifico, sicuramente la carriera degli statunitensi non è stata uniforme nel suo andamento commerciale e qualitativo. La band ha ottenuto grandi successi e ha vissuto grandi periodi (in particolar modo con John Frusciante alla chitarra, ad esempio), affiancati però a momenti di flop o di quasi declino artistico.
La carriera e lo spirito della band statunitense è sintetizzata da Anhony Kiedis in una sentenza solenne: «Se i peperoncini sono per voi un sentimento, una sensazione o una forma di energia, avete indovinato. Ma se per voi sono semplici vegetali, anche quelli hanno così tante connotazioni.»