The Wall, uno dei capolavori dei Pink Floyd
Quando parliamo di The Wall parliamo sicuramente di uno dei capolavori dei Pink Floyd. L’album, pubblicato nel 1979, è tra i più belli della musica rock e nell’Olimpo degli album dei Pink Floyd, insieme a The Dark Side of the Moon e Wish You Were Here. Al di là di tutto, essendo sicuri del fatto che tutti conoscano il significato del concept album e la storia di Pink, il protagonista, abbiamo raccolto 5 curiosità sull’undicesimo album in studio della band.
The Wall, il film ispirato all’omonimo album
Iniziamo con una curiosità anche di tipo cronologico. Era il 14 luglio del 1982 quando venne proiettato, per la prima volta, “Pink Floyd The Wall”. Il film, di Alan Parker, è la trasposizione cinematografica dell’album dei Pink Floyd. Chiaramente ispirato all’omonimo album, la versione cinematografica venne scritta da Roger Waters. La band non apprezzò molto il film, anche se la critica lo giudicò molto positivamente.
Essendo guidato dalle canzoni dell’album, il film funziona come una grande metafora così come il concept album della band. Il muro è solo rare volte fisico e Pink, rocker depresso dopo la morte del padre, si aliena sempre più dal resto del mondo. Tuttavia il film cede troppo spesso al surrealismo e a particolari sessuali troppo spinti. Nel film sono presenti alcune tracce completamente inedite, mentre Hey You e The Show Must Go On non sono state inserite.
La rovina dei Pink Floyd?
Può sembrare strano parlare di uno dei capolavori dei Pink Floyd come la rovina dei Pink Floyd stessi. Eppure, se si guarda a ciò che successe non se ne può fare a meno. L’astio che c’era tra Roger Waters e Richard Wright si concretizzò particolarmente in quest’album. In effetti, il tastierista partecipò tardivamente alle registrazioni dell’album per via del trasferimento in Grecia con sua moglie.
Waters, per questo, lo licenziò dalla band e, quindi, Wright compare solo come musicista esterno stipendiato sia per la realizzazione dell’album, sia nei concerti dal vivo, dove occupò solo il ruolo di turnista.
Lo sputo a un fan e il tema del concept album
La lontananza che c’è tra Pink e il resto del mondo, all’interno dell’album, fu la stessa che percepiva Roger Waters. La distanza tra pubblico e artista che l’aveva portato, nell’ambito del tour canadese della band, lo stesso Waters ad avere più volte litigi con il pubblico. Durante il tour In the Flesh, eseguito al Montréal Olympic Stadium nel luglio 1977, gli spettatori in prima fila irritarono particolarmente il bassista della band, che sputò a un fan.
Il tema del concept album si basa proprio su questo episodio: dopo aver parlato con uno psichiatra della sua condizione, potè avere risposte circa la barriera che percepiva tra sè e il pubblico. Mentre tutti gli altri realizzavano altri prodotti o album da solisti, Waters iniziò la stesura dei testi. In quell’album c’era anche parte del vissuto di Syd Barrett.
La copertina di The Wall
La copertina di The Wall è molto semplice per la sua struttura, eppure è molto efficace. Essa mostra un muro di mattoni bianchi che richiamano il significato dell’album. I mattoni sono contornati di nero.
Per quanto riguarda la scritta, essa è presente in due versioni differenti: in stampatello rosso e in corsivo (con un carattere piuttosto particolare) nero. In ogni caso la scritta reca sia il nome della band che quello dell’album.
Il messaggio segreto in Empty Spaces
Tra le tracce del doppio album, c’è anche quella di Empty Spaces, a lui è legata il messaggio segreto presente all’interno della canzone. Ascoltando il brano al contrario, infatti, è possibile ascoltare un messaggio della band. Il messaggio è presente soltanto nella versione in studio dell’album, non in quella live o nel film.
Rallentando la velocità e ascoltando al contrario la canzone, si potrà sentire “Any better: congratulations! You’ve just discovered the secret message. Please, send your answer to ‘old pink’, care of the ‘funny farm’, chalfont”. Tradotto, il messaggio significa “Qualcosa di meglio: congratulazioni! Hai appena scoperto il messaggio segreto. Per favore, invia la tua risposta al ‘vecchio Pink’, cura la ‘fattoria divertente’, chalfont”.