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Dave Grohl ha rivelato perchè non cantava con i Nirvana

Dave Grohl, da batterista a leader

L’altra vita di Dave Grohl, che da batterista dei Nirvana è diventato il vero e proprio leader dei Foo Fighters. Una vera e propria fonte di ispirazione per ogni artista rock, a partire da coloro che subiscono una tragedia (vedi Mike Shinoda) fino a quelli che vogliono acquisire la stoffa del leader. La carriera con i Foo Fighters di Dave Grohl è quanto di più bello e importante si possa sperare per un cantante e musicista.

Se consideriamo, poi, che la carriera di Dave Grohl parte dal suo ruolo di batterista all’interno dei Nirvana, il discorso si fa ancora più interessante. Le doti di Dave Grohl sono state chiare fin da subito, quando dominava la batteria del gruppo grunge statunitense. Eppure, non ha mai pensato di averle, fino a quando non si è trovato a conquistare il successo con quella che è la sua vera e propria seconda vita.

Dave Grohl ha ammesso perchè non cantava con i Nirvana

C’è un motivo per cui non si è mai potuto apprezzare la voce o la qualità dei testi di Dave Grohl nei Nirvana. Ormai siamo abituati a considerare i Foo Fighters un tutt’uno con il suo leader, e certamente non si può parlare di brutta voce o “canzonette”. Eppure, lo statunitense pensava di essere non all’altezza di quel ruolo. La batteria gli stava, evidentemente, più che bene e – addirittura – pensava fosse un di più.

A conferma di quanto detto ci sono le sue parole, rivelate all’interno di un’intervista a CBS. “Non mi piaceva la mia voce, non pensavo di essere un cantautore” ha dichiarato. “Quando ho registrato quello che è diventato il primo disco dei Foo Fighters non pensavo che fosse un disco. Volevo solo alzarmi e uscire e suonare qualcosa, anche se nessuno l’ha mai sentito”; il primo album dei Foo Fighters è datato 1995, ed è impensabile considerare che quello sia il vero e proprio esperimento da cantautore di Grohl.

In effetti, come ha poi rivelato successivamente, di canzoni ne aveva scritto ma aveva deciso di tenerle per sè. Il motivo? Sempre lo stesso, non pensava di essere all’altezza dei veri e propri cantautori del suo tempo, di Kurt Cobain che era all’interno della sua stessa band. Un grande esempio di umiltà e – per certi versi – anche di bassa autostima. Un esempio di chi oggi apprezziamo come grande cantante prima che come grande batterista, ma che, quando si rese conto di tutto ciò che aveva creato con i Foo Fighters, pensava fosse nato per caso.

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