Le possibili reunion e il sogno dei fan
Sono ore difficili e cariche di tensione, per i fan di determinate band, che vedono moltiplicarsi davanti ai loro occhi notizie di possibili reunion. Il sogno dei fan persiste certamente, le possibili reunion sono tantissime e sognare è sempre lecito. Si è parlato di possibile reunion dei Led Zeppelin, poi dei Kinks. Insomma, in un clima così tanto in subbuglio, non poteva mancare la notizia che riguardasse una tra le band migliori e più celebri di sempre: i Pink Floyd. Chiariamoci subito, a scanso di equivoci, non si tratta di reunion con nuovo album e ritorno – seppur parziale – in attività. Parliamo, piuttosto, di tour dei Pink Floyd, annunciato da David Gilmour e Roger Waters. Potrebbe esserci già l’anno prossimo in America, secondo il loro annuncio, ma bisogna rimaner cauti.
Il sogno di Richard Wright
Il tour dei Pink Floyd è stato annunciato dai suoi stessi membri non senza qualche attacco reciproco. Nel bel mezzo degli attacchi, però, è stato ripreso un nome: Rick. A dimostrazione del fatto che una possibile reunion è sempre stata il sogno di Richard Wright, Roger Waters ha giustificato la sua voglia di tornare sul palco (con gli altri due membri rimanenti) proprio parlando dello storico tastierista della band.
In effetti, di reunion si era parlato anni fa, proprio dopo la morte di Richard Wright, avvenuta il 15 settembre del 2008. Tuttavia tutte le possibili voci che potevano parlare di reunion avevano incontrato il parere negativo della critica, soprattutto per quanto riguarda il sound che la band avrebbe potuto acquisire senza il proprio tastierista. Per questo motivo, il tour dei Pink Floyd che potrebbe esserci in Nord America il prossimo anno può basarsi su dei compromessi fondamentali. Che siano la scelta dei pezzi o altro si può solo immaginare.
Tour dei Pink Floyd: le parole di Waters e Gilmour
A dimostrazione di una tesi che potrebbe essere semplicemente smentita ci sono le parole di Waters e Gilmour, che si sono serviti di Skype per un botta e risposta con tanto di accuse personali. Nel clima di tensione generale, però, l’idea di tour dei Pink Floyd è circolata più volte. Innanzitutto David Gilmour, che su Skype ha affermato: “abbiamo deciso di mettere da parte le nostre grandi divergenze e l’unico modo per farlo era tenere fuori l’intero repertorio dei Pink Floyd da questo tour. Roger ha rifiutato di suonare qualunque canzone dei Pink Floyd ed io sono d’accordo con questo”.
Non poteva certamente mancare, a questo punto, la risposta di Roger Waters: “nulla potrebbe essere più lontano dalla verità. Sono disposto a suonare qualsiasi canzone dei Pink Floyd che sia stata scritta. Ho comunque spiegato a Dave che non mi esibirò nella m***a che ha pubblicato come impostore dei Floyd. Abbiamo vari punti di disaccordo, ma penso che Dave, Nick ed io siamo disponibili a fare quello che Rick avrebbe voluto che facessimo”.
Insomma, parole di accusa ce ne sono state, ma l’importante è leggere il contenuto essenziale di questi messaggi: un tour dei Pink Floyd si farà, anche se – per motivi di sicurezza – è giusto, ad ora, utilizzare il condizionale. Quanto all’impostazione di questo tour, molto probabilmente (stando anche alle parole di Nick Mason) si farà suonando canzoni di altri gruppi, naturalmente nello stile dei Pink Floyd.
Ecco le parole del batterista: Quest’idea di fare le canzoni di altri gruppi, penso che sia geniale. E Dave e Roger stanno lavorando assieme magnificamente, come dei piccoli scolari. È davvero fantasti, proprio come quando iniziammo. Scegliere quali canzoni suonare piuttosto che prendersi a sberle è stato in realtà abbastanza catartico per noi tre. Oh sì, è stato veramente divertente. Non ho mai suonato altra musica se non la mia sapete? Ed è interessante sentire alcune delle mie canzoni preferite fatte nello stile dei Pink Floyd”