Come è nata Give peace a chance dei Beatles?
Il 1 Giugno 1969, durante la famosa luna di miele Bed-in assieme a Yoko Ono, l’ex Beatles John Lennon registrò il singolo “Give peace a chance”, che ben presto divenne l’inno del movimento pacifista americano. L’ispirazione per il brano nacque in modo spontaneo, dato che ad un giornalista che gli chiese cosa pensassero di ottenere standosene a letto, Lennon e la Ono risposero che “All we are saying is give peace a chance”. Al cantante la frase piacque così tanto che cantò più volte il pezzo durante il Bed-In, ma solo il 1 Giugno del 1969 nella stanza 1742 del Queen Elizabeth Hotel di Montreal la incise usando quattro microfoni e un registratore. La sessione venne seguita da moltissimi giornalisti, che appaiono nelle foto di quella giornata mentre imbracciano le telecamere, e da numerose celebrità, che vengono invece menzionate da Lennon in Give peace a chance e possono essere ascoltate nel coro. La parte della chitarra acustica viene eseguita da Lennon ovviamente, a cui si aggiunse Tommy Smothers degli Smothers Brothers, anch’egli alla chitarra.
Chi ha scritto “Give peace a chance”?
Un’altra curiosità su questo celebre brano è il fatto che quando uscì, nel 1969, ne venne attribuita la paternità anche a Paul McCartney perché, come dichiarerà Lennon in seguito, voleva essere una forma di ringraziamento per averne ricevuto l’aiuto nella registrazione di “The Ballad of John and Yono”. Nelle uscite successive tuttavia solo Lennon viene accreditato come autore ed egli stesso si dirà dispiaciuto di non aver omaggiato Yoko Ono nel suo primo singolo da solista, dato che aveva effettivamente partecipato alla realizzazione del brano. Per quanto riguarda la resa musicale della canzone, essa si compone essenzialmente della ripetizione consecutiva dello slogan pacifista, alternato a frasi parlate dello stesso Lennon. Il brano in sé e per sé suona come un’improvvisazione, un testo costruito in modo spontaneo seguendo le note della chitarra, sulle quali l’ex Beatles parla degli avvenimenti che accadevano in quel periodo:
Ev’rybody’s talking ‘bout
John and Yoko, Timmy Leary, Rosemary, Tommy Smothers, Bobby Dylan, Tommy Cooper
Derek Taylor, Norman Mailer, Alan Ginsberg, Hare Krishna, Hare, Hare Krishna
Ma in effetti, ciò che rende questo brano interessante è che, anche rileggendolo a distanza di anni il suo messaggio pacifista ha una portata e una risonanza universale, forse più forte oggi di allora:Let me tell you now
Ev’rybody’s talking ‘bout
Revolution, evolution, masturbation, flagellation, regulation, integrations
Meditations, United Nations, congratulations
In un’epoca flagellata da guerre senza confini e senza bandiera, in cui a cadere sono le vittime innocenti di governi che non si interessano di loro, in cui tutti voltano la testa dall’altra parte e parlano di cose futili e prive d’anima, è importante ascoltare questo brano e ricordare cosa voleva dirci John Lennon:All we are saying is give peace a chance
All we are saying is give peace a chance