E’ un Roger Waters completamente immerso nelle atmosfere sociali e politiche quello che fa dichiarazioni più che pesanti in merito alla questoone dei Caschi Bianchi e della Siria. Che Waters fosse sempre sul pezzo riguardo a queste situazioni, lo si sapeva e pur senza dubbio. Queste dichiarazioni, però, fanno riflettere e fanno certamente emergere quelle considerazioni che in gran parte della critica popolare già sono presenti. Che la questione siriana sia tutta un’invenzione americana o c’è sotto un fondo di verità che giustifica i mezzi? Ecco le parole di Roger Waters.
Roger Waters: un pensiero politico che parte da lontano
Sicuramente le dichiarazioni che seguiranno non sono le prime che ha rilasciato, nell’ambito di tutta la sua carriera. Certamente, l’ex membro dei Pink Floyd è sempre stato schierato, a favore o contro qualcuno o qualcosa e definendosi un uomo di sinistra, in completa adesione alle idee del socialismo.
Esempi pratici possiamo trovarne: si oppose, ad esempio, alla politica interventista di Bush in Iraq. Allo stesso tempo si scagliò contro il primo ministro inglese Tony Blair per lo stesso motivo. Fu, inoltre, a favore dell’intervento di Margareth Thatcher verso le isole Falkland. Altro ancora è molto più recente: ad esempio, si oppose alla barriera di separazione israeliana, denunciandola come un’oscenità che andrebbe, a tutti i costi abbattuta. O, nel 2009, fece suo il proposito della marcia per la Liberazione di Gaza.
Insomma, le sue dichiarazioni non sono certamente nuove o del tutto inedite. Anche di recente lo stesso Waters ha parlato dele guerre in atto, ribadendo che molto di ciò che accade è dovuto anche a noi, che accettiamo passivamente ciò che accade, forse distratti da altro, mentre qualcuno prende delle decisioni che mettono a repentaglio le nostre stesse vite.
Roger Waters denuncia i Caschi Bianchi
Non credete a ciò che dicono, la loro è propaganda per i jihadisti terroristi! Sono queste le parole di Roger Waters, storico bassista e cantante dei Pink Floyd, in aperta denuncia contro i Caschi Bianchi, in merito a quella che è una questione siriana sempre più oggetto di analisi da parte di ogni possibile ambito.
Insomma, per Roger Waters l’attacco chimico a Douma sarebbe stata una bufala messa in piedi soltanto per giustificare l’intervento bellico in una zona siriana sempre più bombardata. Non bombardate la Siria! è, insomma, la base del discorso propagandistico di Roger Waters.
Insomma, il bassista e compositore ha deciso di prendere una via abbastanza importante, schierandosi – com’è lecito, di questi tempi – in una delle due parti, e decidendo di farlo a sfavore dell’interventismo bellico in zone che, già di suo, sono devastate. Il credere a queste false informazioni, che Waters non tarda a definire “fake”, non fa altro che agevolare l’azione dei terroristi jihadisti, mettendo a dura prova e addirittura a repentaglio la vita di molti civili.
Il tutto è accaduto in un concerto in Spagna, dove Waters, riferendosi a quanto di recente è accaduto a Douma, si è schierato duramente contro “i nostri governi”, sempre più complici e artefici di tutto il massacro siriano che si sta verificando in queste ultime ore.