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Hotel California Recensione (ALBUM)

           Eagles- Hotel California (ALBUM)

Oggi recensiamo Hotel California, album della band statunitense Eagles. Questo album dal successo planetario,  segna il passaggio della band dalle sonorità contry-rock all’adozione di un nuovo stile ibrido formato dalla radice country.  (leggi le nostre classifiche)

L’album racconta della “favola” della California del sud, il mondo delle star e del cinema, denunciando questo mondo di illusi e illusioni. Hotel California è il brano d’apertura nonché il brano da cui prende nome l’intero album. Famosa e conosciuta in tutto il mondo è uno dei cavalli di battaglia della band.
Inizia con un assolo di chitarra, che finisce con un’interruzione di batteria che dà il via alla parte vocale. La grandezza e la bellezza di questa canzone si manifesta nella sua parte finale composta da uno degli assoli più famosi della storia del rock. Dopo la presentazione dell’accogliente Hotel California viene presentato il protagonista dell’album, il “nuovo ragazzo” di New Kid In Town.

La traccia si presenta come una canzone dai toni calmi che creano un’atmosfera di serenità e tranquillità, grazie ad una batteria,  accompagnata da una ottima sezione corale.

Life In The Fast Lane è la classica canzone rock dove la musica si mescola a concetti molti affini all’ambito del rock, quali sesso e droghe. Dotata di sonorità molto vicine all’hard rock presenta una chitarra ruvida che si esprime al meglio nella parte iniziale della canzone composta da un piccolo assolo di chitarra.

Wasted Time è la testimonianza della parte oscura della città del cinema, la canzone racconta di una ragazza, che orfana del suo uomo è costretta a vivere per strada accorgendosi delle sue potenzialità sprecate. l’atmosfera triste della canzone viene tradotta in magnifico pianoforte e dalla assenza del coro, quasi a voler manifestare la solitudine della ragazza che ha sprecato il suo tempo Storia di una ragazza vittima d’amore.

Victim Of Love è una canzone dalle sonorità molto simili al blues-rock, riconoscibili dalla chitarra tagliente e dal ritmo. La canzone si presenta come un unico e lungo dialogo con la vittima di quest’amore malato.

Pretty Maids All In Row torna protagonista assoluto il pianoforte, la canzone è dotata di un ritmo lineare e ben scandito. La traccia concentra tutta l’attenzione sul pianoforte e sulla voce, accompagnato dal coro e dal resto degli strumenti lasciati in secondo piano.

Try And Love Again è la rivincita dalla delusione dell’amore. È dotata di un ritmo incalzante, al suo interno si sente la presenza di marcata chitarra acustica presente per tutta la traccia.

The Last Resort è la traccia finale ed anche la più lunga dell’album. Rappresenta la critica finale al mondo delle star ripercorrendo la storia della California dalle civiltà dei nativi.
La canzone è costituita da un ritmo irregolare con continui alti e bassi, da notare l’utilizzo del pianoforte che riesce ad incantare in tutte le sue performance all’interno dell’album. La parte finale della traccia crea un’atmosfera paradisiaca testimonianza di una California passata e che forse non tornerà mai

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