Il 12 luglio del 1986 venne registrato, allo stadio di Wembley di Londra, il primo disco di quello che sarà, nel 2003, il “Live at Wembley Stadium“.
Il disco si compone di un doppio DVD: il primo, la registrazione live del concerto, venne dapprima registrata su VHS nel 1990, mentre il secondo contiene spezzoni del giorno precedente con l’aggiunta di interviste dei membri della band.
L’album, oltre ad avere una sua importanza in ambito musicale, può considerarsi come una grande testimonianza degli “ultimi Queen”, dal vivo. In effetti, l’ultima apparizione live di Freddie Mercury con il gruppo ci fu un mese dopo, a Knebworth.
Il primo DVD, per una durata di quasi due ore, inizia con una ripresa di alcuni esterni dello stadio, del palco che viene montato, delle persone che stanno per entrare e dei riflettori che iniziano ad essere posti sul palco. Le immagini, poi, si concentrano sull’inizio del concerto e l’inquadratura dei membri della band (Mercury appare con il suo famoso microfono in mano). Il concerto inizia con One Vision, brano del 1985 inserito, poi, in A Kind of Magic. Dopo l’esplosivo inizio, caratterizzato anche dall’utilizzo dei fuochi pirotecnici, l’atmosfera si calma e dà spazio ai saluti di Freddie al pubblico. Com’è solito, si passa dal clamore iniziale ad un contesto più psichedelico e quasi magico… Mercury sfida il pubblico a suon di acuti, prima di passare ai grandi classici del gruppo: Under Pressure, Another One Bites the Dust, Who Wants to Live Forever. E’ il momento, da parte del frontman, di dar spazio a Brian May. Dopo è solo un alternarsi continuo di generi e espedienti: dall’hard rock al pubblico che da solo canta a squarciagola, passando per Bohemian Rhapsody, suonato al piano da Freddie. Il pubblico diviene fondamentale in Radio Ga Ga, governata dal reiterato battere le mani di Mercury e del pubblico. Neanche a dirlo, prima della fine del concerto non possono mancare We Will Rock You e We are the Champions. Ultimo brano del concerto è God Save the Queen: Freddie Mercury veste da regina e dona la corona al pubblico.