In questo difficile periodo si isolamento, dominato da un virus che sta condizionando non poco la nostra esistenza, non ci resta altra scelta che aggrapparci alla musica. L’unico lato positivo di tutta questa faccenda, infatti, è che ora abbiamo parecchio tempo a disposizione per approfondire dischi ed artisti mai ascoltati prima. Diamo quindi uno sguardo a 10 album apparentemente sconosciuti selezionati appositamente per voi da artisti del panorama rock.
Roll On, The Living End
Iniziamo con un grande classico: Roll On dei The Living End. L’album è stato suggerito da Alex Gaskarth, cantante e chitarrista del gruppo pop punk All Time Low.
“Questa band era veramente molto apprezzata in Australia, ora non so se in America o nel Regno Unito era lo stesso. Ad ogni modo i Living End erano una grandissima pop-rock-punk band e io personalmente li scovai per caso, mentre stavo scaricando della musica illegalmente. Si è così, giuro! Cercavo dei gruppi punk rock e, alla fine, mi sono imbattuto in loro.”
Fractured, Capharnaum
E ora veniamo al secondo album di questa speciale classifica, proposto da Matthew Heafy, musicista e manager statunitense: Fractured dei Capharnaum.
“Questo disco, pubblicato nel 2004, è puro death metal. Un death metal folle, ritmico ed estremamente tecnico. Quindi si, vi consiglio vivamente di ascoltarlo. “
Never Take Friendship Personal, Anberlin
Questo disco, pubblicato dagli Anberlin nel 2005, è stato invece proposto da Caleb Joshua Shomo, membro degli Attack Attack! e dei Beartooth.
“Questo disco è estremamente importante per me: ho basato molti dei miei lavori su questo album. Personalmente questo lavoro discografico riassume perfettamente l’atmosfera pop-rock degli anni 2000. Fu mio fratello a suggerirmi di ascoltare gli Anberlin e credo seriamente che mi abbiano cambiato la vita.”
The Room’s Too Cold, The Early November
Josua James Alphonse Franceschi, frontman dei You Me at Six, ha invece suggerito di ascoltare questo bellissimo disco degli Early November.
“Gli Early November, all’inizio degli anni 200, erano come una religione per me. E, in particolar modo, questo disco l’ho sentito per la prima volta all’età di 7 anni, a scuola: fu una ragazza a suggerimeli, forse perché mi vide con una felpa dei Linkin Park.”
The Recliner, Aconite Thrill
L’album in questione è stato invece proposto dal leader dei Don Brosco, Rob Damian.
“Questo disco mi è stato suggerito a scuola, tramite passaparola. È stato uno dei primi dischi che io abbia mai comprato: è tecnico, massiccio, heavy e soprattutto davvero intrigante!”
S.L.O.B., Dr. Acula
Un altro album che fareste bene ad ascoltare è S.L.O.B. dei Dr.Acula, parola di Awsten Knight! Il chtiarrista dei Waterparks ha dichiarato al riguardo:
“SLOB è davvero strepitoso come disco. Quando avevo appena sedici anni li vidi suonare dal vivo, in questo locale di Houston chiamato Java Junction, e ne rimasi letteralmente folgorato. Ricordo ancora che comprai perfino la loro maglietta! Ammetto, però, di averli scoperti per caso… su My Space.”
The Guest, Phantom Planet
Questo disco è stato invece suggerito da Ashley Costello, la chitarrista dei New Years Day.
“I Phantom Planet hanno ottenuto un successo straordinario grazie al singolo “California”, colonna sonora del telefilm The O.C. In questo bellissimo album, però, ci sono tantissime altre tracce valide: la mia preferita è Turn.”
My Heart Has A Wish Thath You Would Not Go, Aereogramme
A suggerire questo disco è stato invece il cantante e chitarrista dei Twin Atlantic, Sam McTrusty.
“Questo album degli Aereogramme mi ha influenzato molto musicalmente parlando. È davvero emozionante, a tratti direi quasi cinematografico. La canzone che più di tutte mi ha colpito è stata A Life Worth Living, credo sia la vera essenza del disco.”
Split Milk, Jellyfish
Veniamo ora a Split Milk, consigliato da Ben Barlow dei Neck Deep.
“I Jellyfish erano destinati a fare grandi cose negli anni novanta, ma alla fine non decollarono mai veramente. Ad ogni modo questo disco è davvero spettacolare, c’è tutto: punk, rock, parti vocali molto molto strane e anche sonorità provenienti dagli anni settanta. A suggerirmi la band fu il mio produttore, Matt Squire, un paio di anni fa.”
Destined for Anything, Life Long Tragedy
L’ultimo album di questa speciale classifica è stato invece suggerito da Larissa Stupar, vocalist dei Venom Prison.
“Si accavallano diversi sentimenti quando penso a questo disco, mi ricorda soprattutto la mia adolescenza: quando viaggiavamo da paese a paese per andare ad assistere agli show dei nostri artisti preferiti.”